Governo e Parlamento
31 Ottobre 2023 La presidenza del Consiglio ha approvato due decreti, uno riorganizza il Ministero della Salute, un altro gli uffici di diretta collaborazione. I dipartimenti restano quattro
La presidenza del Consiglio ha approvato due decreti, uno riorganizza il Ministero della Salute, un altro gli uffici di diretta collaborazione. I dipartimenti restano quattro: a) Amministrazione generale-risorse umane-bilancio nel cui ambito opera a tutto il 2026 l’unità di missione per realizzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; b) Prevenzione-ricerca-emergenza; c) Programmazione ed edilizia sanitaria-dispositivi medici-farmaco-politiche a favore del Ssn; d) Salute umana-animale- one Health-politiche internazionali. Ciascun dipartimento è articolato in direzioni generali. Di queste, ne sono state istituite due nuove: la Dg Emergenze Sanitarie e la Dg sui corretti stili di vita. È’ invece soppressa la Dg Relazioni europee ed internazionali che diventa ufficio di seconda fascia del Dipartimento Salute Umana-animale-one health. e dei Sistemi informativi. Ed è soppressa pure la Dg dei sistemi informativi le cui funzioni sono rilevate dall’Unità di missione di livello dirigenziale generale per l’attuazione degli interventi del PNRR.
Dipartimenti e Direzioni generali - I capi dipartimento si riuniscono in conferenza ordinaria una volta ogni 2 mesi oppure straordinaria. Attraverso l’Ufficio di Gabinetto, indirizzano gli uffici a loro afferenti e forniscono il supporto istituzionale alle funzioni del Ministro; il loro incarico è conferito con Decreto del Presidente della Repubblica previa delibera del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro al cui decadere possono essere sostituiti. Sono responsabili dei risultati complessivamente raggiunti e, con le Direzioni generali, istruiscono contenziosi, formano proposte di ricerca sanitaria e sull’impiego dei fondi dei programmi europei, espletano gare d’appalto e stipulano contratti. Al Dipartimento Amministrazione Generale afferiscono tre Direzioni generali – Risorse Umane e Bilancio, Comunicazione, Vigilanza su enti ed organi collegiali – più l’Unità di missione per l’attuazione del PNRR il cui Dg è responsabile della transizione digitale degli uffici e coordinerà l’informatizzazione del Servizio sanitario; al secondo Dipartimento afferiscono altre tre Direzioni generali: Prevenzione, Emergenze sanitarie e Ricerca-Innovazione in Sanità; al terzo afferiscono la Dg Programmazione ed Edilizia sanitaria, la Dg Professioni sanitarie, la Dg Dispositivi medici e Farmaco che valuta le tecnologie ed indirizza le attività di Health Technology Assessment (HTA) oltre a monitorare i medical device comprati direttamente dal Ssn; il quarto dipartimento coordina la Direzione generale Igiene e Sicurezza alimentare e la Dg Salute animale.
Organi tecnici - Al Ministero operano, inoltre, il Consiglio superiore di sanità, il Comitato tecnico sanitario, il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare, il Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale, il Centro nazionale per prevenzione e controllo delle malattie, il Centro di lotta ed emergenza contro le malattie animali, il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, il Comitato di garanzia per le pari opportunità, nonché il Comitato di supporto strategico degli istituti zooprofilattici sperimentali. Infine, il Ministero si avvale del Comando Carabinieri per la tutela della salute (NAS) per reprimere gli illeciti in materia sanitaria. Entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto in questione, un provvedimento ministeriale individuerà gli uffici di livello non dirigenziale del Ministero, in attesa restano i preesistenti uffici dirigenziali. In tutto la pianta organica prevede 2332 operatori di cui 1031 funzionari, 671 assistenti, 471 dirigenti sanitari. Tra i dirigenti, 16 sono di prima fascia e 134 di seconda con incarico di struttura complessa, nove dei quali prestano servizio negli uffici di diretta collaborazione.
Uffici di diretta collaborazione - Contemplati in un secondo decreto della Presidenza del Consiglio, sono: l'ufficio di Gabinetto;
la segreteria del Ministro; la segreteria tecnica del Ministro; l’ufficio legislativo che istruisce regolamenti e decreti curando il rapporto con l’attività normativa del ministro; l'ufficio stampa (il cui capo può o meno identificarsi con la figura di portavoce) e le segreterie dei Sottosegretari di Stato. Il capo della segreteria e il segretario particolare, che curerà l’agenda del Ministro, sono scelti fra persone, anche estranee alla pubblica amministrazione, sulla base di un rapporto fiduciario con il Ministro. Alle dirette dipendenze del Ministro possono operare fino a 15 consulenti esperti di cui 5 consiglieri giuridici che decadono con il titolare del dicastero. In tutto il personale di questi uffici non può superare le 120 unità. Un capitolo è dedicato all’organismo indipendente di valutazione della performance che si avvale di struttura tecnica ad hoc.
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