sanità
19 Gennaio 2024 Quindici raccomandazioni politiche concrete indirizzate al nuovo Parlamento europeo per migliorare la vita delle persone con diabete e dei soggetti a rischio. L’obiettivo è aiutare con atti concreti i 32 milioni di persone che soffrono di diabete nell'Unione europea e le loro famiglie
Quindici raccomandazioni politiche concrete indirizzate al nuovo Parlamento europeo per migliorare la vita delle persone con diabete e dei soggetti a rischio. È questo il documento di impegno della comunità diabetologica rivolto ai candidati delle prossime elezioni europee del 2024, presentato in conferenza stampa ai candidati italiani dall'European Diabetes Forum Italia (Eudf Italia). Primi firmatari del documento, insieme ad Agostino Consoli, coordinatore European Diabete Forum Italia, e a Stefano Del Prato, presidente European Diabetes Forum, sono stati Riccardo Candido, presidente Amd e Fesdi, e Angelo Avogaro, presidente Sid e past president Fesdi. L’obiettivo del documento è aiutare con atti concreti i 32 milioni di persone che soffrono di diabete nell'Unione europea e le loro famiglie, creando un solido quadro politico Ue a sostegno dei piani di intervento nazionali rispetto a questa malattia. "La Comunità europea ha dimostrato particolare interesse al problema del diabete, come evidenziato dalla Risoluzione promulgata nel novembre 2022 - ricorda Del Prato - Quell'impegno rappresenta lo spunto affinché sempre maggiore salute e qualità di vita venga garantita alle persone affette da diabete, facilitando la prevenzione della malattia e delle sue complicanze, garantendo un'accessibilità alle cure uniforme in tutti i Paesi membri, sostenendo la ricerca scientifica e la tecnologica in ambito diabetologico".
Ogni anno - ricordano gli esperti - nell'Unione europea muoiono oltre 686mila persone a causa del diabete o di patologie correlate, una ogni 46 secondi. Ad oggi sono 31,6 milioni le persone nell'Ue affette da diabete, l'equivalente della somma delle popolazioni di Paesi Bassi, Portogallo e Croazia. Con l'aumento di questa pandemia silente, si prevede che il numero di persone con diabete aumenterà fino a 33,2 milioni entro il 2030. Nell'area europea si riscontra un numero crescente di persone giovani con diabete di tipo 2 e adolescenti con diabete di tipo 1: in totale 295mila. Nel 2021 il costo complessivo correlato al diabete a carico dei sistemi sanitari dell'Ue ammontava a 104 miliardi di euro. Dato che il 75% di questi costi è imputabile a complicanze potenzialmente evitabili, le politiche che promuovono una diagnosi precoce e una buona gestione della malattia possono favorire un notevole risparmio sui costi e contribuire alla resilienza e sostenibilità dei sistemi sanitari. "L'adesione al documento, con la promessa di impegno a sostegno della comunità diabetologica, da parte di 15 parlamentari italiani appartenenti a tutti gli schieramenti, è la dimostrazione che la politica italiana presta attenzione al tema del diabete e all'urgenza di sostenere con atti concreti le persone che vivono con questa malattia, i loro familiari e, allo stesso tempo, la sostenibilità del sistema sanitario", dichiara Consoli.
Le raccomandazioni sono articolate in 4 aree tematiche prioritarie: identificazione precoce, cure eque di elevata qualità, valorizzazione delle persone, sostegno a scienza e tecnologia. 1. Identificazione precoce: esortare gli Stati membri a introdurre programmi di controllo sanitario in tutte le fasce d'età per tutti i tipi di diabete e le comorbilità più frequentemente associate. È fondamentale - si legge - istituire un programma di miglioramento qualitativo continuo al fine di valutare il follow-up delle strategie di implementazione e individuare nuove aree di miglioramento. 2. Cure eque di elevata qualità: garantire accesso equo e sostenibile ai farmaci, materiali, dispositivi e tecnologie digitalizzate necessari, come i sistemi di monitoraggio della glicemia e di somministrazione dell'insulina in tutti gli Stati membri. 3. Valorizzazione delle persone: supportare un processo decisionale condiviso tra pazienti e operatori sanitari; mettere le persone con diabete al centro dei processi di ricerca, normativi, politici e valutativi; fornire loro una formazione sull'auto-gestione e sostegno reciproco; sensibilizzare gli operatori sanitari in merito ai danni della stigmatizzazione. 4. Sostenere scienza e tecnologia: investire nell'innovazione digitale e sviluppare un percorso di buona prassi dei sistemi sanitari e della cura del diabete per accelerare l'accesso a tecnologie mediche, soluzioni digitali indipendenti e servizi digitali; potenziare la raccolta di dati clinici, comprese le evidenze del mondo reale, e l'uso di indicatori comuni in tutti gli Stati membri.
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