Login con

Pharma

12 Settembre 2023

Cambiamenti climatici, Moll (Dg Efpia): industria del farmaco fa la sua parte. Ecco come

Mentre i cambiamenti climatici continuano a destare crescente preoccupazione a livello globale, l'industria farmaceutica sta compiendo passi significativi per calmierare il suo impatto sull'ambiente. Sulla questione è intervenuta Nathalie Moll, Direttore Generale dell'Efpia


Cambiamenti climatici, Moll (Dg Efpia): industria del farmaco fa la sua parte. Ecco come

Mentre i cambiamenti climatici continuano a destare crescente preoccupazione a livello globale, l'industria farmaceutica sta compiendo passi significativi per calmierare il suo impatto sull'ambiente. Sulla questione è intervenuta Nathalie Moll, Direttore Generale dell'Efpia (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations), con un post sul blog pubblicato sul sito ufficiale della federazione.
“Nell'ultimo periodo - spiega il Direttore - l’aumento degli eventi climatici estremi ha messo in luce l'importanza di affrontare l'impatto che questi ultimi hanno sulle nostre vite ed economie”.

Un decesso prematuro su quattro è attribuibile a fattori ambientali
Dai devastanti incendi in Europa meridionale alle recenti alluvioni in Croazia, Serbia e Italia, è evidente che l'industria ha un ruolo cruciale da svolgere in questo contesto. Nonostante le aziende emettano circa 10 volte meno rispetto ad altri settori ad alto impatto, il sistema sanitario europeo nel suo insieme è responsabile di circa l'8% delle emissioni di gas serra. È chiaro – puntualizza Moll - che dobbiamo fare la nostra parte.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i cambiamenti climatici rappresentano uno dei più grandi rischi per la salute nel XXI secolo. Un decesso prematuro su quattro è oggi attribuibile a fattori ambientali, sottolineando il legame indissolubile tra la salute del nostro pianeta e quella individuale. I cambiamenti climatici possono alterare i modelli di malattie infettive, aumentare gli eventi climatici estremi e i rischi di siccità, alluvioni e insicurezza alimentare, oltre ad accrescere le malattie respiratorie legate alla scarsa qualità dell'aria.

I programmi e le iniziative delle aziende farmaceutiche
L’Efpia – sottolinea il Direttore - ha recentemente pubblicato un “Libro Bianco” che mette in evidenza i progetti ambiziosi intrapresi dai suoi membri per affrontare la crisi climatica. Questi includono iniziative come il programma "Green Chemistry" di Bayer per migliorare l’impronta ecologica dei Principi Attivi Farmaceutici (API), il programma "Lighthouse" di Roche che punta all'utilizzo di elettricità completamente sostenibile entro il 2025 e il programma di approvvigionamento sostenibile di Teva, che coinvolge anche i loro fornitori in iniziative per ridurre le emissioni. Nel 2020, Novo Nordisk ha compiuto un passo pionieristico, annunciando che tutti i suoi fornitori diretti dovranno utilizzare energia rinnovabile entro il 2030. L'azienda invita anche i suoi fornitori a fare lo stesso con i loro partner. Un sondaggio effettuato alla fine dello scorso anno ha mostrato che il 70% dei membri EFPIA si sta adoperando sulla questione ambientale dal 2020. Oltre il 60% ha stabilito obiettivi a breve termine e il 70% ha approvato obiettivi basati su evidenze scientifiche.

Emissioni nel settore sanitario da fonti di fornitori o partner
Gli sforzi per calmierare e ridurre i cambiamenti climatici ad un livello sostenibile non si limitano solo all'impronta generata dalle aziende stesse. La maggior parte delle emissioni nel settore sanitario – evidenzia il direttore - proviene da emissioni di ambito 3, ovvero tutte le emissioni indirette di gas a effetto serra derivanti dalle attività di un'azienda che si verificano da fonti non di sua proprietà o controllo, ma principalmente nelle attività dei fornitori o partner. In sintesi, per Nathalie Moll l'industria sta riconoscendo l'importanza di agire ora per un futuro sostenibile e lo fa attraverso la decarbonizzazione, la collaborazione con i fornitori per ridurre le emissioni e l'innovazione continua per ottimizzare i processi produttivi e di fornitura. È fondamentale per tutti i partner europei lavorare insieme in modo coeso e coerente all'interno dei sistemi sanitari per affrontare le sfide climatiche che ci attendono.

Cristoforo Zervos

Per saperne di più:
https://www.efpia.eu/media/sydk5acr/white-paper-on-climate-change.pdf
https://www.efpia.eu/news-events/the-efpia-view/blog-articles/how-the-pharmaceutical-industry-is-contributing-to-mitigate-climate-change/

TAG: CAMBIAMENTO CLIMATICO, FARMACEUTICA

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Youtube! Seguici su Linkedin! Segui il nostro Podcast su Spotify!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

14/01/2025

Per affrontare con successo la transizione digitale, è indispensabile dotarsi di software gestionali in grado di supportare le nuove esigenze normative e operative. CGM XMEDICAL, soluzione avanzata...

14/01/2025

Nuove indicazioni per il farmaco Veoza, usato per il trattamento dei sintomi più comuni della menopausa, tra cui le vampate di calore

14/01/2025

Il gruppo farmaceutico britannico Gsk acquisirà l'azienda biofarmaceutica di Boston IDRx per 1,15 miliardi di dollari. L’acquisizione della biotech americana rientra nella strategia di espansione...

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Top