Farmaci
19 Gennaio 2023 Lo studio globale di fase 3 Sunlight, in aperto, controllato in attivo, a due bracci, che ha valutato la combinazione di trifluridina/tipiracil e bevacizumab nei pazienti adulti con carcinoma colorettale metastatico refrattario ha raggiunto il suo endpoint primario di sopravvivenza globale
Lo studio globale di fase 3 Sunlight, in aperto, controllato in attivo, a due bracci, che ha valutato la combinazione di trifluridina/tipiracil e bevacizumab nei pazienti adulti con carcinoma colorettale metastatico refrattario (mCrc) ha raggiunto il suo endpoint primario di sopravvivenza globale (Os). I dati sono stati presentati a San Francisco nel corso dell'American society of clinical oncology gastrointestinal cancers symposium (Asco Gi). Più in dettaglio, lo studio Sunlight ha valutato l'efficacia e la sicurezza di trifluridina/tipiracil più bevacizumab rispetto alla sola combinazione trifluridina/tipiracil in pazienti con mCrc intolleranti o con tumore refrattario a seguito della progressione della malattia a due precedenti regimi chemioterapici. I risultati dimostrano che la triplice combinazione sperimentale ha permesso un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo dell'Os di 3,3 mesi rispetto alla sola associazione trifluridina/tipiracil. Il miglioramento della Os rappresenta una riduzione del 39% del rischio di morte nei pazienti con mCrc refrattario. Per quanto riguarda l'endpoint secondario, si è osservato un miglioramento statisticamente significativo per la combinazione trifluridina/tipiracil più bevacizumab rispetto alla sola trifluridina/tipiracil nella sopravvivenza libera da progressione (Pfs): 5,6 mesi vs. 2,4 mesi. I risultati di questo studio convalidano ulteriormente l'utilità di trifluridina/tipiracil in questa popolazione di pazienti e dimostrano il potenziale impatto di questa terapia di combinazione per la gestione della malattia avanzata.
«La prognosi per i pazienti con mCrc che non rispondono alla chemioterapia rimane scarsa, con tempi mediani di sopravvivenza tipicamente compresi tra 4 e 8 mesi» ha affermato Josep Tabernero, direttore Oncologia medica, Ospedale universitario Vall d'Hebron, Barcellona (Spagna), e ricercatore principale per lo studio Sunlight. «In considerazione del fatto che i casi di cancro del colon-retto sono in aumento, c'è un urgente bisogno di nuove opzioni terapeutiche che possano prolungare la sopravvivenza nei pazienti con cancro del colon-retto metastatico nelle fasi avanzate della malattia. In questo senso i risultati dello studio Sunlight rappresentano un traguardo importante per i pazienti e per la comunità medica».
Gli effetti collaterali sono stati quelli previsti sulla base del profilo noto di ciascun trattamento e ben gestiti. La percentuale di pazienti che hanno manifestato eventi avversi severi (grado =/>3) è stata simile nei gruppi trifluridina/tipiracil più bevacizumab e trifluridina/tipiracil: 72,4% contro 69,5%, rispettivamente. Gli eventi avversi severi più frequenti emersi dal trattamento per i gruppi trifluridina/tipiracil più bevacizumab e trifluridina/tipiracil sono stati rispettivamente neutropenia (43,1% contro 32,1%) e anemia (6,1% contro 11,0%).
La trifluridina e il tipiracil sono due agenti antitumorali nucleosidici orali costituiti, il primo, da un analogo nucleosidico a base di timidina, e il secondo dall'inibitore della timidina fosforilasi (Tp), che aumenta l'esposizione alla trifluridina inibendone il metabolismo da parte della Tp. La trifluridina viene incorporata nel Dna, con sua conseguente disfunzione e inibizione della proliferazione cellulare. Il bevacizumab è un anticorpo monoclonale che agisce contrastando la formazione e la crescita di nuovi vasi sanguigni nelle masse tumorali bloccando l'attività del fattore di crescita delle cellule endoteliali vascolari (Vegf).
Nei prossimi mesi le aziende produttrici di trifluridina/tipiracil intendono presentare questi dati alle autorità regolatorie al fine di rendere disponibile questa combinazione innovativa ai pazienti il prima possibile, data la prognosi tipicamente sfavorevole e le opzioni limitate per i pazienti con mCrc.
Da considerare che il cancro del colon-retto (Crc) è il terzo tumore più comune al mondo, con quasi 1,4 milioni di nuovi casi ogni anno, pari al 10% dei casi di cancro globali. Il Crc è la seconda causa più comune di mortalità per cancro, rappresentando 881.000 decessi a livello globale nel 2018. Si prevede che l'incidenza mondiale del Crc supererà i 3 milioni di casi all'anno entro il 2040 e che il numero di decessi aumenterà di oltre il 70% a 1,6 milioni all'anno.
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