Farmaci
14 Giugno 2023 A 40 anni dall’annuncio dell’identificazione del virus per la prima volta, l’infezione da HIV è un tema di cui è bene continuare a parlare. Un grande passo avanti in termini di prevenzione è stato compiuto recentemente con l’approvazione da parte di AIFA della rimborsabilità del trattamento per la profilassi pre-esposizione (PrEP) di persone HIV negative
A 40 anni dall’annuncio dell’identificazione del virus per la prima volta, l’infezione da HIV è un tema di cui è bene continuare a parlare. Un grande passo avanti in termini di prevenzione è stato compiuto recentemente con l’approvazione da parte di AIFA - richiesta da Mylan Pharmaceuticals Limited, parte del gruppo Viatris - della rimborsabilità del trattamento per la profilassi pre-esposizione (PrEP) di persone HIV negative, a base di emtricitabina e tenofovir disoproxil. Si è riflettuto sulla portata di questa approvazione nella conferenza stampa dal titolo “Una nuova era nella prevenzione dell'HIV: la rimborsabilità della PrEP storico passo avanti nella lotta contro l'infezione” promossa da Viatris Italia, che si è svolta a Milano con la partecipazione di esponenti di spicco del mondo clinico, istituzionale e delle associazioni.
La medicina ha compiuto un percorso importante in ambito HIV, mettendo a disposizione dei pazienti farmaci sempre più efficaci, più tollerati e che semplificano l’aderenza alla terapia, rendendo il paziente con HIV al pari di un malato cronico. Le terapie antiretrovirali, infatti, se regolarmente assunte, rendono la viremia non più rilevabile nel sangue, come sintetizzato anche nell’evidenza scientifica U=U, Undetectable=Untransmittable, (Non rilevabile = Non trasmissibile). Tuttavia, non esistono ancora farmaci per curare e debellare il virus; inoltre, molte persone scoprono solo tardivamente di essere state infettate, rischiando nel frattempo di propagare l’infezione.
“Per questo è ancora più importante avere un’arma come la PrEP rimborsata per aiutarci a contenere la diffusione dell’HIV nelle fasce di popolazione più fragili con comportamenti a rischio, ma anche di altre malattie sessualmente trasmissibili, dal momento che chi assume la PrEP è seguito dallo specialista infettivologo e deve sottoporsi a screening periodici che permettono di identificarle precocemente – ha affermato il Prof. Andrea Gori, Dipartimento Malattie Infettive, Ospedale "Luigi Sacco”, Università di Milano e Presidente ANLAIDS Sezione Lombarda.
In questo contesto, non bisogna comunque dimenticare l’importanza di promuovere l'uso corretto del preservativo e delle altre strategie preventive in combinazione con la PrEP, come i test per valutare la sieropositività, per ottenere una prevenzione completa e proteggere la salute sessuale di tutti.
“Test per diagnosticare l’HIV, il preservativo, la PrEP sono tutti strumenti di prevenzione della diffusione del virus HIV, non alternativi l’uno all’altro, da far conoscere soprattutto ai giovani: a scuola o in famiglia non si discute di HIV, è un tema di cui si parla di nascosto o sottovoce, che fa ancora molta paura, mentre la nostra priorità deve essere proprio un’educazione sessuale consapevole dei più giovani – prosegue Gori.
Nel raggiungimento del traguardo della rimborsabilità della PrEP, che posiziona l’Italia al pari degli altri Paesi Europei in cui la PrEP era già rimborsata, ha svolto un ruolo di primo piano Viatris, azienda storicamente impegnata in ambito HIV per contenere la diffusione del virus, educare sulla prevenzione, favorire la diagnosi precoce e fornire ai pazienti trattamenti efficaci, accessibili e di alta qualità.
“Viatris si è fortemente impegnata per ottenere la rimborsabilità della PrEP in Italia, per offrire un accesso equo a questo efficace strumento di contrasto e prevenzione all’HIV anche alle fasce di popolazione esposte maggiormente al rischio e più vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico – ha commentato la Dott.ssa Laura Borgna, Hospital Care Business Unit and Policy & Market Access Director di Viatris Italia. – In linea con quanto espresso nel Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e l’AIDS (PNAIDS) abbiamo lavorato al fianco di tutti gli attori coinvolti: dalle istituzioni ai clinici, dalle Associazioni alle società scientifiche. Crediamo che la rimborsabilità della PrEP sia un importante passo per contribuire a raggiungere l’obiettivo dell’ONU di sconfiggere l’epidemia di AIDS entro il 2030 per una generazione libera dall’AIDS”.
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