Automedicazione
06 Novembre 2025Presentati a Roma i risultati del Rapporto Censis per Assosalute sull’automedicazione: il documento analizza l’evoluzione dell’alfabetizzazione sanitaria in Italia e l’impatto crescente delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale

Presentati a Roma, durante l’evento istituzionale “Educare alla salute: verso una strategia condivisa”, i risultati del nuovo Rapporto Censis realizzato per Assosalute (Federchimica) sull’automedicazione responsabile. Il documento analizza l’evoluzione dell’alfabetizzazione sanitaria in Italia e l’impatto crescente delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale nelle scelte quotidiane di cura dei piccoli disturbi.
Secondo il Rapporto, il modello italiano di automedicazione si basa su un elevato grado di alfabetizzazione sanitaria. I cittadini attribuiscono un ruolo centrale ai professionisti sanitari nel processo decisionale: il 48,2% si rivolge al medico di medicina generale e il 47,9% al farmacista per chiarimenti e consigli, mentre solo il 24,1% cerca informazioni tramite motori di ricerca. Medici e farmacisti vengono considerati punti di riferimento equivalenti per affidabilità e vicinanza.
Il documento evidenzia anche un uso crescente dell’intelligenza artificiale come canale informativo. Quasi una persona su due (49,6%) ha già utilizzato chatbot basati su IA per ottenere indicazioni su piccoli disturbi o farmaci da banco; tra i più giovani la quota supera il 70%. Pur mantenendo in molti casi un atteggiamento prudente, il 37% degli utenti dichiara di non verificare le informazioni ottenute o di confrontarle solo con fonti informali, con il rischio di esposizione a contenuti non certificati. Il 37,9% degli italiani afferma infatti di essersi imbattuto in notizie sanitarie false o fuorvianti.
In risposta, emerge una domanda diffusa di garanzie: il 77,6% chiede informazioni sanitarie certificate e il 65,8% auspica la disponibilità di app o siti ufficiali dedicati alla gestione dei piccoli disturbi e dei farmaci di automedicazione.
Sebbene l’IA sia percepita da una parte degli intervistati come strumento utile per migliorare l’accesso alle informazioni (il 44,8% ritiene che la sua affidabilità aumenterà nel tempo), la maggioranza (75,9%) considera l’intervento dei professionisti irrinunciabile. Il Rapporto indica quindi la necessità di integrare strumenti digitali e risorse umane, rafforzando la capacità dei cittadini di orientarsi tra contenuti eterogenei.
Secondo Assosalute e Censis, investire ulteriormente nell’alfabetizzazione sanitaria rappresenta un elemento chiave per sostenere un’automedicazione informata, capace di contribuire a un utilizzo appropriato delle risorse del Servizio sanitario.
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