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07 Agosto 2023

Visite oculistiche, nel pubblico + 87% di attesa che nel privato. L’indagine

Tempi di attesa per una visita oculistica nel servizio pubblico più lunghi anche dell'87% rispetto al privato a pagamento. E' uno dei risultati un'indagine del Crea Sanità - Centro per la ricerca economica applicata in sanità


Visite oculistiche, nel pubblico + 87% di attesa che nel privato. L’indagine

Tempi di attesa per una visita oculistica nel servizio pubblico più lunghi anche dell'87% rispetto al privato a pagamento. E' uno dei risultati un'indagine del Crea Sanità - Centro per la ricerca economica applicata in sanità - che ha analizzato a campione quattro Regioni del Nord Ovest, Nord Est, Centro e Sud (Lombardia, Veneto, Lazio e Puglia) in cui si concentra il 41,4% della popolazione italiana, oltre 24,4 milioni di abitanti. Per la prima visita oculistica, infatti - emerge dall'indagine - i tempi di attesa sono di 84,9 giorni in regime Ssn e 73 giorni nel privato accreditato, con un differenziale di 11,9. Per la stessa prestazione si rilevano tempistiche medie di 'appena' 10,1 giorni sia in regime intramoenia che privato a pagamento, dunque con una riduzione media dei tempi dell'87,2%.


 La ricerca, condotta con il supporto incondizionato di Abbvie- riferisce una nota Crea - ha messo sotto osservazione i tempi rilevati in un campione di strutture pubbliche e private (accreditate e non) per 4 prestazioni oculistiche considerate 'non urgenti' - ma non per questo non essenziali per la vista degli italiani - quindi più soggette alle liste di attesa: prima visita oculistica, iniezione 

intravitreale, tomografia ottica computerizzata (Oct) e fluorangiografia. E se le differenze in base al luogo di erogazione sono forti per le prime visite, le altre prestazioni non sono da meno: per l'iniezione intravitreale le attese vanno dai 64,6 giorni in regime Ssn ai 49,8 giorni nel privato accreditato. In regime privato a pagamento si attende in media 13,5 giorni, e i tempi si contraggono ulteriormente in intramoenia (10,6 giorni).


Per l'Oct, nell'offerta pubblica si attendono dai 75,6 giorni in regime Ssn ai 63,2 giorni nel privato accreditato, con un differenziale di 12,4 giorni. A pagamento, i tempi si riducono in media del 82,3%, con attese dai 14,9 giorni in regime intramoenia ai 9,7 giorni in privato a pagamento. Infine, per la fluorangiografia i tempi di attesa vanno dai 71,8 giorni in regime Ssn ai 60,7 giorni nel privato accreditato. A pagamento invece, per la stessa prestazione si attendono dai 9,6 giorni in intramoenia ai 10,9 giorni nel privato a pagamento, con una riduzione media dell'84,5% rispetto all'offerta pubblica. 


      

Gap profondo anche a livello regionale. I tempi di attesa per la prima visita oculistica nel Ssn vanno da un minimo di 53 giorni in Veneto a un massimo di 133 giorni in Lombardia: la differenza di giorni è di oltre il doppio. Per una iniezione intravitreale è anche peggio, con attese di 39 giorni in Veneto e 181 in Lombardia, un divario di oltre 5 mesi. Stesso discorso per l'Oct: si va da un minimo di 46 giorni in Veneto a un massimo di 125 giorni in Lombardia. Infine, la fluorangiografia, con tempi di attesa inferiori ai 2 mesi in Lazio, Veneto e Puglia, ma 114 giorni (quasi 4 mesi) medi dalla richiesta in Lombardia. In definitiva, per le prestazioni (non urgenti) erogate dalle strutture pubbliche in regime Ssn, il Veneto risulta la Regione con i tempi di attesa più contenuti, mentre la Lombardia presenta liste di attesa più lunghe in tutte e quattro le prestazioni considerate.


Anche il divario fra le tariffe (dirette, ticket o altro) non è da meno. La compartecipazione per la prima visita oculistica va dai 20,6 euro medi in Puglia ai 33,6 in Veneto; per l'iniezione intravitreale si va da 33,2 euro nel Lazio a 36,2 in Puglia; per l'Oct e la fluorangiografia, il Lazio e la Puglia presentano i livelli di compartecipazione più elevati (36,2 euro), a fronte di tariffe che si attestano per le stesse prestazioni intorno ai 32,3 -36,1 euro nelle altre Regioni, a eccezione della fluorangiografia in Veneto (36,2 euro). Quanto ai costi sostenuti dalle famiglie per prestazioni a pagamento, considerando l'attività intramuraria, la prima visita oculistica costa ai cittadini da 97,1 euro in Puglia a 144,6 in Veneto, con una differenza percentuale del 48,9%. Ancora maggiore è lo scarto nel caso dell'iniezione intravitreale, che va dai 150 euro nel Lazio ai 900 in Puglia, con un differenziale del 600%. Per l'Oct si va da 75,1 euro in Puglia a 146,7 in Lombardia (gap del 95,3%). Infine, per la fluorangiografia il costo è di 105,9 euro in Veneto e 185 in Lombardia, con una differenza del 74,7%.


Nelle strutture private per i pazienti solventi, i costi sono generalmente maggiori: per la prima visita si va da 98,9 euro in Puglia a 132,1 in Lombardia, con un aumento rispetto ai costi in intramoenia in tutte le Regioni a del Veneto, dove è minore (-17,8%). Per l'iniezione intravitreale si va da 180 euro nel Lazio a 920 in Puglia. Per una Oct, i pazienti nel privato a pagamento spendono dai 95,2 euro in Puglia ai 174,5 in Lombardia, con un incremento del 20-30% rispetto all'intramoenia. Infine, per una fluorangiografia nel privato a pagamento si va da 102,7 euro in Veneto a 262,2 in Lombardia, con un differenziale del 155,3% e un prezzo significativamente più alto che in intramoenia, tranne che in Puglia, dove i due regimi sono sovrapponibili. "Per il progressivo allungarsi delle liste di attesa - commenta Crea Sanità - anche le persone con redditi bassi si sono spesso trovate di fronte alla condizione di pagare la prestazione sanitaria richiesta per accedervi in tempi adeguati. Anche per questo oggi si registra un aumento di quasi 380mila casi di impoverimento a causa delle spese sanitarie".

TAG: CREA SANITà, LISTE ATTESA, OCULISTICA

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