Politica sanitaria

Ipercolesteloremia

18 Dicembre 2025

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L’aderenza terapeutica resta uno dei nodi centrali nella gestione dell’ipercolesterolemia e nella prevenzione cardiovascolare, con ricadute dirette sugli esiti di salute e sulla sostenibilità del Servizio sanitario. In questo contesto, i dati real-world presentati in Lombardia indicano come l’innovazione farmacologica e il presidio territoriale delle farmacie possano contribuire a migliorare la continuità delle cure.

Le evidenze sono state illustrate nel corso della conferenza stampa “Ipercolesterolemia e aderenza terapeutica: le evidenze dal territorio lombardo”, promossa in collaborazione con Federfarma Lombardia e con il contributo non condizionante di Daiichi Sankyo Italia. Al centro dell’incontro, l’analisi dei dati amministrativi delle ATS Val Padana e Città Metropolitana di Milano e il ruolo delle farmacie nella presa in carico dei pazienti.

Secondo quanto emerso, nella pratica clinica l’aderenza alle terapie ipolipemizzanti tradizionali rimane spesso subottimale, anche per la scarsa percezione del rischio cardiovascolare in patologie frequentemente asintomatiche. In questo quadro, le opzioni terapeutiche più recenti, tra cui l’acido bempedoico anche in associazione con ezetimibe, risultano associate a livelli di aderenza più elevati.

Per l’ATS Val Padana, l’analisi basata su dati amministrativi e misurata attraverso il Medication Possession Rate indica un’alta aderenza a un anno pari all’82,6% con acido bempedoico, rispetto al 36,9% con statine. Nell’ATS Città Metropolitana di Milano, l’analisi condotta sul conteggio delle ricette in farmacia mostra un’alta aderenza del 71,2% per l’acido bempedoico e del 77% per l’associazione acido bempedoico/ezetimibe dopo circa un anno e quattro mesi di rimborsabilità.

Un quadro che, secondo i promotori, è coerente con i dati del Rapporto OsMed AIFA, che a livello nazionale documenta come meno della metà dei pazienti riesca a mantenere nel tempo un’aderenza elevata alle terapie ipolipemizzanti.

Sul piano organizzativo, il ruolo della farmacia di comunità viene indicato come leva per intercettare precocemente la non aderenza e supportare la continuità delle cure. «L’aderenza terapeutica resta una sfida concreta nella gestione dell’ipercolesterolemia e delle dislipidemie. Le farmacie lombarde sono pronte a rafforzare il proprio ruolo di prossimità, mettendo a sistema prevenzione, innovazione e monitoraggio a sostegno della continuità di cura», ha dichiarato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia.

Un contributo che, secondo Stefano Del Missier, direttore generale di Azienda Multiservizi Farmacie, si inserisce in un contesto di crescente territorializzazione delle cure: «L’innovazione ci porta ad avere farmaci sempre più orientati a una gestione delle malattie che avviene anche a domicilio. In questo contesto le farmacie giocano un ruolo fondamentale nel supportare i pazienti, soprattutto quelli in politerapia, evitando errori e difficoltà nella gestione quotidiana delle cure».

Dal punto di vista dell’industria, Fabio Romeo, Senior Medical and Value & Access Director SBD di Daiichi Sankyo Italia, ha sottolineato come «solo una buona aderenza riduce realmente il rischio di eventi» e come lo sviluppo di farmaci con un profilo di tollerabilità favorevole possa contribuire a sostenere la continuità terapeutica.

Nel complesso, i dati presentati indicano che il miglioramento dell’aderenza nell’ipercolesterolemia richiede strategie integrate, capaci di coniugare innovazione terapeutica, presa in carico territoriale e coordinamento tra professionisti, con potenziali benefici sia per i pazienti sia per la sostenibilità del sistema sanitario.