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Lombardia

28 Novembre 2025

Lombardia, approvata la prima legge regionale contro la povertà farmaceutica

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità la legge per contrastare la povertà farmaceutica


regione lombardia   foto lapresse

La Lombardia ha adottato la prima legge regionale contro la povertà farmaceutica, approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale e finanziata con un primo stanziamento di duecentomila euro. L’obiettivo del provvedimento è recuperare i farmaci inutilizzati o invenduti e destinarli, secondo criteri di sicurezza e tracciabilità, alle persone che non possono sostenerne il costo.

Il testo introduce disposizioni per contrastare la povertà sanitaria attraverso la promozione e il sostegno di attività di recupero e donazione di medicinali, prodotti farmaceutici, beni e altri presidi sanitari invenduti o inutilizzati. La legge prevede campagne informative, giornate regionali di raccolta dei farmaci e strumenti di coprogettazione e sostegno economico per gli enti del Terzo settore. È contemplata anche la creazione di una rete tra farmacie, imprese farmaceutiche e realtà assistenziali, oltre all’istituzione di un Osservatorio regionale dedicato al fenomeno della povertà sanitaria.

Secondo il relatore della legge, Christian Garavaglia (Fratelli d’Italia), il provvedimento è il risultato di mesi di ascolto di tutti i soggetti coinvolti e rappresenta una novità a livello nazionale. Garavaglia ha ricordato che durante la Giornata della raccolta del farmaco duemilaventiquattro sono state raccolte 144.046 confezioni, per un valore di 1,3 milioni di euro, sufficienti ad aiutare oltre 109mila cittadini.

Il presidente della Commissione Sostenibilità sociale, Casa e Famiglia, Emanuele Monti (Lega), ha definito la Lombardia “una regione solidale che valorizza il Terzo settore”, auspicando che la legge possa diventare un modello per altre Regioni. Nel dibattito in Aula sono intervenuti numerosi consiglieri.

Per Marco Carra (Partito Democratico) si è trattato di un lavoro costruttivo, in continuità con la legge nazionale 166/2016 sul recupero e la donazione dei farmaci. Nicola Di Marco (Movimento 5 Stelle) ha condiviso i principi del provvedimento pur rilevando la scarsità delle risorse iniziali. Gigliola Spelzini (Lega) ha sottolineato il carattere pragmatico del testo e il ruolo delle reti territoriali.

Matteo Forte (Fratelli d’Italia) ha osservato che il provvedimento trasforma lo spreco in risorsa secondo un modello economico già presente nella tradizione regionale. Giuseppe Licata (Forza Italia) ha parlato di un atto di giustizia sociale che rafforza la rete di solidarietà. Per Fabrizio Figini (Forza Italia) la legge restituisce dignità a chi è in difficoltà, mentre Nicolas Gallizzi (Noi Moderati) ha evidenziato l’introduzione dei principi di contrasto alla povertà sanitaria, non spreco e sussidiarietà attiva.

Nel dibattito sono intervenuti anche altri consiglieri, che hanno espresso sostegno al provvedimento. Il sottosegretario regionale Mauro Piazza ha rimarcato che la legge si inserisce nel percorso già avviato dalla Regione e nella valorizzazione delle realtà del Terzo settore.

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