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26 Settembre 2025

Elezioni regionali, l’84% della spesa sanitaria dipende dalle scelte dei presidenti

Sette Regioni si preparano al voto e la gestione della sanità torna al centro dell’agenda politica. Secondo un’analisi di Dataroom del Corriere della Sera, l’84% dei bilanci regionali è assorbito dalla spesa sanitaria


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Sette Regioni si preparano al voto e la gestione della sanità torna al centro dell’agenda politica. Secondo un’analisi di Dataroom del Corriere della Sera, l’84% dei bilanci regionali è assorbito dalla spesa sanitaria, rendendo le elezioni decisive per cittadini e professionisti.

Il budget 2025 varia dai 272 milioni della Valle d’Aosta agli 11,9 miliardi della Campania, passando per 8,1 miliardi in Toscana e 10,5 in Veneto. Lo Stato definisce i Livelli essenziali di assistenza (Lea), ma le Regioni programmano l’organizzazione dei servizi: dalla rete ospedaliera al numero di medici e infermieri da assumere, dalla gestione delle liste d’attesa all’organizzazione di Cup e screening.

Al vertice della catena di comando c’è il presidente, che nomina l’assessore alla Sanità e i direttori generali di Asl e ospedali. Questi ultimi scelgono a loro volta direttori sanitari, amministrativi e primari. Una filiera che, secondo l’inchiesta, lascia ampi margini di discrezionalità politica nelle nomine.

Sul fronte delle liste d’attesa, la promessa di una piattaforma nazionale con dati aggiornati non è ancora realtà. Dataroom ha condotto un test su prescrizioni di colonscopia a codice B (da garantire in 10 giorni). I risultati mostrano forti differenze: in Toscana appuntamento in 7 giorni, in Calabria in 5 giorni ma a oltre due ore di distanza, mentre in Veneto e Marche i pazienti restano in lista d’attesa. In Puglia la prima disponibilità è stata fissata addirittura per ottobre 2026, in Campania nessuna data disponibile.

Nei prossimi mesi saranno nominati nuovi direttori generali: 7 in Toscana e Marche, 8 in Calabria, 10 in Puglia, 12 in Veneto e 15 in Campania. Figure che avranno un impatto diretto sulla gestione dei servizi e sull’efficienza dei percorsi di cura.

La qualità dell’assistenza, conclude Dataroom, dipenderà dalle scelte politiche che i cittadini faranno alle urne: dal tempo di arrivo delle ambulanze, alla copertura degli screening oncologici, fino alla disponibilità di tecnologie aggiornate.

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