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Piano pandemico

24 Aprile 2025

Piano pandemico 2025-2029, le Regioni bocciano la bozza. Il Ministero apre al confronto

Le Regioni respingono la bozza del nuovo Piano pandemico nazionale 2025-2029: la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, in un documento inviato al Ministero della Salute ha chiesto una revisione e ristrutturazione del piano strategico-operativo


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Le Regioni respingono la bozza del nuovo Piano pandemico nazionale 2025-2029, giudicandolo "ridondante, discorsivo e di difficile consultazione". La Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, in un documento inviato al Ministero della Salute il 18 aprile e visionato da Adnkronos Salute, ha chiesto una revisione e ristrutturazione del piano strategico-operativo.

La bozza, inviata alle Regioni alla fine di febbraio come riportato da Sanità33, viene criticata per la mancanza di una chiara catena di comando, l’assenza di scenari coerenti, e per non fornire indicazioni operative sufficientemente concrete. Le Regioni sottolineano inoltre che il documento non assume valore decisionale né orientativo per gli enti territoriali e rimanda a decisioni future senza affrontare aspetti cruciali come la privacy o la gestione delle risorse.

Tra le richieste principali, lo stralcio dell’allegato 2 (azioni regionali), ritenuto più adatto a un successivo documento attuativo da concordare in sede di Accordo Stato-Regioni. Le Regioni chiedono inoltre tre documenti integrativi:

  1. definizione degli scenari di impatto (ricoveri ospedalieri, terapie intensive);
  2. definizione delle attività sanitarie differibili ed essenziali;
  3. definizione degli standard del personale per i dipartimenti di prevenzione.

Nel mirino anche l’allegato 3, contenente azioni regionali generiche: secondo la Commissione, va riformulato in modo mirato e coerente. Infine, viene chiesto di specificare con maggiore chiarezza l’utilizzo dei fondi, in particolare per l’assunzione di personale da impiegare nella preparedness pandemica.

La reazione del Ministero della Salute non si è fatta attendere. Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento Prevenzione, ha dichiarato ad Adnkronos Salute l’intenzione di "chiedere subito un confronto con la Commissione Salute" sulle osservazioni ricevute. Campitiello ha ricordato come il piano sia "frutto di un lungo percorso di condivisione anche con le Regioni" e ha auspicato una rapida chiusura del testo "nell’interesse della salute pubblica dei cittadini". Ha inoltre sottolineato che "la legge di Bilancio stanzia i fondi necessari per l’attuazione del nuovo piano".

Una riunione tecnica è fissata per il 21 maggio.

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