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22 Aprile 2024

Pronto soccorso, Agenas: nel 2023 18 milioni di accessi. Quattro milioni impropri

Nel 2023 si sono registrati 18,27 milioni di accessi negli ospedali sede di Pronto Soccorso e di Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione di primo e secondo livello (Dea I e Dea II) con un incremento, rispetto al 2022, del 6%. 


Nel 2023 si sono registrati 18,27 milioni di accessi negli ospedali sede di Pronto Soccorso (PS) e di Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione di primo e secondo livello (Dea I e Dea II) con un incremento, rispetto al 2022, del 6%. La prevalenza degli accessi è caratterizzata da codici triage - dopo valutazione medica - bianchi e verdi (68% dei casi). Di questi circa 4 milioni si possono ritenere impropri: si tratta, cioè, di accessi in codice bianco e verde alla visita medica, con l'esclusione di traumi, e giunti in PS in modo autonomo o inviati dal medico di famiglia, nei giorni feriali e festivi e in orari diurni, con dimissione al domicilio o a strutture ambulatoriali.  Questi alcuni dei principali dati presentati dall'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) in occasione dell'evento 'Accessi in Pronto Soccorso e Implementazione DM 77/2022 per una migliore presa in carico dei pazienti'. Illustrato anche il progetto di riorganizzazione della Regione Emilia-Romagna che, unitamente alle altre Regioni, ha avviato un riassetto della rete dell'emergenza-urgenza per il miglioramento delle tempistiche di accesso alle cure, nonché della qualità della presa in carico. Nell'ambito del disegno di riassetto della medicina territoriale, hanno inoltre osservato gli esperti, il numero 116117, ovvero il recapito a valenza europea (numero unico europeo) per le cure sanitarie non urgenti e altri servizi sanitari, diventerà il riferimento per il cittadino per la presa in carico non urgente per le problematiche sociosanitarie.

L'arrivo al Pronto soccorso avviene entro 30 minuti nel 94% dei casi, evidenzia l'Agenas sulla base dei dati relativi al 2023: sull'accessibilità della Rete di emergenza-urgenza, la rilevazione evidenzia anche come la copertura del servizio entro 45 minuti sia invece pari al 99%.  Lo studio presentato indica come la popolazione non in grado di raggiungere le strutture di PS entro 30 minuti (3,4 milioni pari al 5,8% della popolazione) potrebbe essere decisamente ridotta con la corretta implementazione del Decreto ministeriale 77/2022. Il decreto 77, spiega Agenas, individua infatti la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel servizio sanitario nazionale attraverso la presa in carico dei pazienti all'interno delle nuove strutture previste dal Pnrr. Nelle Regioni in cui tale decreto è stato implementato, rileva lo studio, si denota "un miglioramento della presa in carico dei pazienti e un efficientamento del personale sanitario". Dalla rilevazione emerge anche che circa il 75% delle strutture di Ps registrano un numero di accessi al di sotto degli standard. In particolare, nel 29% dei casi si individuano meno di 15.000 accessi annui. I Dea (Dipartimenti di emergenza e accettazione) di primo livello registrano una performance migliore. L'afflusso maggiore di accessi in Ps si riscontra il lunedì nella fascia oraria dalle 8.00 alle 12.00. 

TAG: PRONTO SOCCORSO

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