Governo e Parlamento
29 Dicembre 2022 Con 107 voti favorevoli, il Senato ha approvato definitivamente il ddl di bilancio 2023, la prima manovra finanziaria del Governo Meloni. «La manovra è stata approvata un giorno in anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni: c'è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti», sono state le prime di parole della Premier nella conferenza stampa di fine anno
Con 107 voti favorevoli, 69 contrari e un'astensione, il Senato ha approvato definitivamente il ddl di bilancio per il 2023, la prima manovra finanziaria del Governo Meloni. «La manovra è stata approvata un giorno in anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni: al di là del legittimo dibattito e delle divergenze, c'è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti», sono state le prime di parole della premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno. «La situazione della sanità è sempre complessa e bisogna lavorare, però bisogna anche fare chiarezza su un elemento: il governo ha aumentato la dotazione prevista, ha inserito 2 miliardi di euro per cercare di dare risposte al mondo della sanità. È stato detto che era insufficiente rispetto ai parametri. Però si deve fare attenzione al fatto che i parametri degli anni precedenti sono di una realtà estremamente emergenziale», ha detto la presidente del Consiglio.
«Non possiamo ritenere che il parametro sia quello che abbiamo fatto durante il Covid, quando spendevamo in generale cose come 180 miliardi di euro. Il parametro era molto ampio. Attenzione - ha avvertito Meloni - a ritenere che si riparte da lì, e che non si debba fermarsi per valutare, intanto, come adesso va la vicenda, se effettivamente stiamo uscendo o no dall'emergenza. E a quel punto capire come si riorganizza la macchina, che è stata tirata come una fisarmonica. Non si può solo mettere di più, ma per fare cosa? Ciò non toglie, che nella condizioni di difficoltà in cui ci trovavamo, abbiamo comunque cercato di fare uno sforzo in manovra». La situazione del Covid in Italia «per ora è sotto controllo», rassicura. L'impostazione del governo non cambia: «Sì ai controlli e alla prevenzione con tamponi e mascherine, no alla privazione della libertà». Inoltre è l'Europa che deve muoversi.
La premier difende la manovra, «frutto di precise scelte politiche», «mi fido degli alleati», afferma sul futuro. Esprime, inoltre, soddisfazione per il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr per il 2022, ma aggiunge che «ora comincia il difficile: bisogna mettere a terra i progetti, spendere i soldi, aprire i cantieri». Soddisfatto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: «La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo. Il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora più importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così», afferma. Giorgetti.
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