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Farmaci

15 Settembre 2025

Codice degli Appalti e farmaci, Sifo-Fare-Fadoi: serve governance multiprofessionale

Il nuovo Codice degli Appalti (Dlgs 36/2023) rischia di complicare ulteriormente i processi di acquisto dei farmaci se non verrà affrontato con una governance multiprofessionale


cassetto aifa cartelle

Il nuovo Codice degli Appalti (Dlgs 36/2023) rischia di complicare ulteriormente i processi di acquisto dei farmaci se non verrà affrontato con una governance multiprofessionale. È il messaggio lanciato da SIFO, FARE e FADOI al termine dell’evento “Governance in Sanità”, che ha riunito a Roma farmacisti ospedalieri, provveditori e medici internisti.

Per la prima volta farmacisti ospedalieri, provveditori e medici internisti si sono confrontati insieme su temi chiave come accessibilità, sostenibilità ed efficienza delle procedure d’acquisto. “Il nostro SSN ha bisogno di mettere attorno allo stesso tavolo tutti i professionisti coinvolti nella gestione degli approvvigionamenti”, ha spiegato Arturo Cavaliere, presidente SIFO, sottolineando la necessità di soluzioni condivise per affrontare le criticità già oggi rilevate con il decreto.

Un obiettivo ribadito anche dal presidente FARE, Adriano Leli, che ha richiamato il “principio del risultato” previsto dal Codice: “Solo con la collaborazione di tutti gli attori si può garantire al paziente un farmaco appropriato e sostenibile”.

Dal lato clinico, Andrea Montagnani, presidente eletto FADOI, ha ricordato come le difficoltà di accesso alle terapie innovative non riguardino solo l’aspetto medico, ma anche la sostenibilità e i percorsi di acquisizione: “Gli internisti, accanto ai pazienti complessi e fragili, vivono direttamente le conseguenze di queste criticità”.

Il confronto, strutturato su survey interne alle tre società e tavoli di lavoro multiprofessionali, porterà alla stesura di un documento finale da presentare al prossimo congresso nazionale e condividere con istituzioni, società scientifiche, organizzazioni territoriali e industria farmaceutica.

Secondo Barbara Meini (Direttivo SIFO e coordinatrice scientifica), l’obiettivo è “un approccio integrato e multiprofessionale capace di migliorare l’efficienza e la trasparenza dei processi di acquisto, a beneficio della sostenibilità del sistema e dell’accesso dei pazienti alle terapie”.

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