Ricette elettroniche
10 Gennaio 2025Dal 1° gennaio è ufficialmente iniziata la dematerializzazione completa delle ricette mediche per farmaci a carico del Ssn (“rossa”) e a carico del cittadino (“bianche”). Si tratta di un processo che ha avviato la sua fase transitoria
Dal 1° gennaio è ufficialmente iniziata la dematerializzazione completa delle ricette mediche per farmaci a carico del Ssn (“rossa”) e a carico del cittadino (“bianche”). Si tratta di un processo che ha avviato la sua fase transitoria in attesa delle indicazioni definitive da parte di Mef, Sogei, Ministero della Salute e Aifa. Durante questa fase le ricette cartacee, come evidenzia Farmacista33, resteranno operative quindi le farmacie dovranno continuare a gestirle erogando i farmaci e spedendole.
Le indicazioni operative per farmacisti e medici
Una circolare ha chiarito che cosa sono tenuti a fare farmacie e medici. Le disposizioni in materia sono contenute nei commi 317 e 318 dell’articolo 1 della Legge Finanziaria. In particolare, il comma 317 stabilisce che le prescrizioni mediche devono essere redatte in formato elettronico, cioè “tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, le prescrizioni a carico dei servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (SASN) e tutte le prescrizioni a carico dei cittadini (c.d. ricette bianche)”.
Il comma 318 stabilisce che le regioni, “dovranno assicurare, per mezzo delle autorità competenti per territorio, l’attuazione del processo di dematerializzazione sopra indicato”.
Quando l’attuazione sarà piena “comporterà il divieto per i medici di utilizzare le ricette cartacee per qualsiasi tipo di prescrizione”, ma come sottolinea il sindacato, “tale disciplina non potrà essere pienamente applicabile, in quanto emerge la necessità che i Ministeri competenti e le Amministrazioni regionali che gestiscono le ricette adottino disposizioni attuative, specifiche tecniche e circolari indicative per la corretta applicazione delle norme di legge”.
Quindi “nelle more della progressiva attuazione della dematerializzazione di tutte le prescrizioni mediche e fino a diversa decisione espressa da parte delle amministrazioni competenti, le farmacie dovranno continuare ad erogare i farmaci anche in presenza di prescrizioni cartacee e, quindi, a spedire le ricette stesse, per assicurare la piena continuità del servizio farmaceutico”.
Regione Lombardia: assicurare la piena continuità del servizio
Per prevenire disagi ai cittadini durante la fase di transizione la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia, ha inviato una nota a medici e farmacisti con le disposizioni da adottare. La Regione, spiega una nota di Federfarma Lombardia, “ha confermato che i medici possono continuare ad utilizzare tutte le ricette cartacee, esattamente come avvenuto fino a ora, quindi sia le ricette R.U.R. (rosse, cartacee) sia la ricetta “bianca, cartacea” prescrivendo sia i farmaci rimborsati dal SSN che non”.
In particolare, spiega Regione Lombardia, "in attesa di indicazioni puntuali da parte delle competenti amministrazioni nazionali (MEF, SOGEI, Min. Sal e AIFA) e al fine di evitare disagi ai cittadini, si dispone che, nelle more della progressiva attuazione della dematerializzazione di tutte le prescrizioni mediche e fino a diversa decisione espressa da parte delle amministrazioni competenti, i medici possano prescrivere in modalità cartacea i medicinali e le prescrizioni ambulatoriali a carico del cittadino (non SSN) per cui non è ancora stata attivata la prescrizione dematerializzata e le farmacie e gli erogatori privati possano continuare ad erogare i medicinali e le prestazioni a carico del cittadino (non SSN) anche in presenza di prescrizioni cartacee per assicurare la piena continuità del servizio”.
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