Inquinamento
16 Gennaio 2025L'inquinamento atmosferico e acustico resta una "grave minaccia" ambientale per la salute nell'Ue, nonostante i miglioramenti complessivi nella qualità dell'aria. È l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti europea
L'inquinamento atmosferico e acustico resta una "grave minaccia" ambientale per la salute nell'Ue, nonostante i miglioramenti complessivi nella qualità dell'aria. È l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti europea, che sollecita Bruxelles e gli Stati membri a "intensificare gli sforzi" per rispettare norme più rigide nei prossimi anni. Le città europee restano "troppo rumorose" e i livelli di inquinamento atmosferico "eccessivi", denunciano i revisori dei conti Ue, sottolineando che tre quarti dei cittadini europei vivono in aree urbane e sono esposti a rischi significativi: l'inquinamento atmosferico provoca ogni anno 250mila morti premature (secondo i dati dell'Agenzia europea per l'ambiente), mentre il rumore eccessivo è collegato a disturbi del sonno, ansia e problemi cardiaci, con 48mila nuovi casi e 12mila decessi annuali. La Corte dei conti Ue evidenzia che il rumore, "l'altra faccia della medaglia dell'inquinamento", è un problema difficile da monitorare e affrontare. L'obiettivo Ue di "inquinamento acustico zero" entro il 2030 sembra irraggiungibile: nella migliore delle ipotesi, il calo sarà solo del 19%, mentre nel peggiore dei casi il numero delle persone colpite potrebbe addirittura aumentare. Un quadro preoccupante che, osservano i revisori dei conti Ue, mette in evidenza le sfide strutturali delle città europee: dalla mancanza di coordinamento alle misure inefficaci o contestate, come le zone a basse emissioni, che incontrano spesso resistenze legali e sociali.
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