Osteoporosi
26 Marzo 2025Il nuovo farmaco sperimentale dimostra un miglioramento significativo nella densità minerale ossea nelle pazienti con osteoporosi postmenopausale ad alto rischio di fratture rispetto al placebo
AstraZeneca ha annunciato che lo studio clinico di fase III su eneboparatide ha raggiunto l’endpoint primario, dimostrando un miglioramento significativo della densità minerale ossea rispetto al placebo. Il farmaco, sviluppato per il trattamento dell’osteoporosi postmenopausale nelle donne ad alto rischio di fratture, potrebbe rappresentare una nuova opzione terapeutica per questa popolazione di pazienti.
Il trial di fase III ha coinvolto migliaia di pazienti in diversi centri clinici a livello globale. L'obiettivo principale era valutare l’efficacia e la sicurezza di eneboparatide nella prevenzione delle fratture osteoporotiche. I risultati hanno mostrato che le pazienti trattate con eneboparatide hanno registrato un aumento significativo della densità minerale ossea rispetto a quelle che hanno ricevuto il placebo.
Oltre al miglioramento della densità ossea, lo studio ha confermato un profilo di sicurezza favorevole del farmaco, con effetti collaterali generalmente lievi e ben tollerati. I dati dettagliati dello studio saranno presentati in un prossimo congresso medico e pubblicati su una rivista scientifica peer-reviewed.
L’osteoporosi postmenopausale è una patologia diffusa, che colpisce milioni di donne in tutto il mondo e aumenta significativamente il rischio di fratture. Attualmente, le opzioni terapeutiche includono bifosfonati, terapia ormonale e altri agenti anabolici. Eneboparatide potrebbe rappresentare un’alternativa innovativa, grazie al suo meccanismo d’azione mirato a stimolare la formazione ossea.
Ruud Dobber, Vicepresidente Esecutivo della divisione BioPharmaceuticals di AstraZeneca, ha dichiarato: “Questi risultati rappresentano un passo avanti significativo per le pazienti affette da osteoporosi postmenopausale. Siamo entusiasti del potenziale di eneboparatide nel migliorare la salute ossea e ridurre il rischio di fratture.”
Con il raggiungimento dell’endpoint primario, AstraZeneca procederà con ulteriori analisi dei dati e con la preparazione delle richieste regolatorie per l’approvazione del farmaco. Se approvato, eneboparatide potrebbe diventare una nuova opzione terapeutica per le donne con osteoporosi ad alto rischio di fratture, migliorando la qualità della vita e riducendo il peso della malattia.
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