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01 Agosto 2024

Covid, vaccino nasale blocca trasmissione virus, speranza anche contro aviaria. Lo studio Usa

Un vaccino nasale potrebbe rappresentare la svolta contro le infezioni respiratorie, riuscendo a  fare quello in cui i vaccini iniettabili hanno fallito: prevenire la  trasmissione del virus. La dimostrazione da uno studio Usa


nasal spray

Un vaccino nasale potrebbe  rappresentare la svolta contro le infezioni respiratorie, riuscendo a  fare quello in cui i vaccini iniettabili hanno fallito: prevenire la  trasmissione del virus. Dal Covid all'influenza stagionale, dal virus  respiratorio sinciziale (Rsv) fino all'aviaria considerata da molti  esperti la nuova minaccia pandemica, i patogeni che viaggiano per via  aerea troveranno un ostacolo difficile da superare nei cosiddetti  vaccini mucosali che si spruzzano nel naso o si fanno cadere nella  bocca. Lo hanno dimostrato i ricercatori della Washington University  School of Medicine di St. Louis, grazie a un articolato esperimento  condotto sui criceti utilizzando un vaccino nasale anti-Covid. I  risultati dello studio sono pubblicati su 'Science Advances'.

Lo studio
I vaccini contro Covid-19, "sviluppati alla velocità della luce in  pochi mesi" dopo la comparsa del nuovo coronavirus, sono stati "un  trionfo della scienza moderna" e "hanno salvato milioni di vite",  ricordano gli scienziati americani. Ma "nonostante tutto il bene che  hanno fatto riducendo malattie e morti, le iniezioni non sono riuscite a fermare la pandemia" perché "non sono state in grado di bloccare la  diffusione del virus". Un punto debole che i vaccini mucosali non  avranno, sostengono gli autori del nuovo lavoro. Usando un vaccino  nasale anti-Covid basato su una tecnologia della Washington  University, già approvato in India e concesso in licenza all'azienda  biotech Usa Ocugen per un ulteriore sviluppo negli Stati Uniti, i  ricercatori hanno fornito una prova inedita: i criceti vaccinati con  lo spray, anche se infettati, non hanno passato il virus ad altri  criceti, interrompendo così il ciclo di trasmissione. Un vaccino  tradizionale iniettabile ha confermato invece di non farcela.

 Conclusioni
"Per prevenire la trasmissione virale è necessario mantenere bassa la  quantità del patogeno nelle vie aeree superiori. Meno virus c'è, meno  è probabile che si possa infettare qualcun altro tossendo, starnutendo o anche solo respirando", spiega Jacco Boon, professore di medicina,  microbiologia molecolare e patologia e immunologia alla Washington  University, autore senior della ricerca. "Questo studio dimostra che i vaccini mucosali sono superiori ai vaccini iniettabili nel limitare la replicazione virale e nel prevenire la trasmissione del virus a  un'altra persona. In una situazione epidemica o pandemica - assicura  l'esperto - questo è il tipo di vaccino su cui puntare".

TAG: VACCINI COVID

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