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12 Luglio 2023

Aids, Iss-Fondazione The Bridge: servono azioni mirate per chi invecchia con malattia

Invecchiare con l'Hiv in una prospettiva di genere, promuovendo azioni mirate e avviando nuovi percorsi diagnostici e terapeutici. Se ne è parlato a Roma, nel corso di un convegno organizzato dall'Istituto superiore di sanità - Centro di riferimento per la medicina di genere e Dipartimento di malattie infettive e dalla Fondazione The Bridge, nell'ambito del progetto Hiv Outcomes Italia


Aids, Iss-Fondazione The Bridge: servono azioni mirate per chi invecchia con malattia

Invecchiare con l'Hiv in una prospettiva di genere, promuovendo azioni mirate e avviando nuovi percorsi diagnostici e terapeutici. Se ne è parlato a Roma, nel corso di un convegno organizzato dall'Istituto superiore di sanità - Centro di riferimento per la medicina di genere e Dipartimento di malattie infettive e dalla Fondazione The Bridge, nell'ambito del progetto Hiv Outcomes Italia. L'evento è stato anche l'occasione per gli esperti di confrontarsi in una logica multistakeholder, per comprendere la rilevanza delle variabili di genere nel contesto dell'invecchiamento in Hiv.

"È fondamentale evidenziare le dimensioni e le variabili afferenti al genere da considerare come rilevanti anche nell'ambito del percorso di invecchiamento con Hiv - spiega Mario Cascio, dell'European Aids Treatment Group (Eatg) - e pertanto da tenere in considerazione nella definizione dei percorsi diagnostico terapeutici. Servono più servizi per accompagnare e sostenere i pazienti che invecchiano con l'Hiv''. Cascio, insieme alla professoressa Antonella D'Arminio Monforte, dell'Università di Milano, sono i responsabili scientifici della sezione italiana di Hiv Outcomes, percorso nato a livello europeo nel 2016 - riporta una nota - per ragionare su una nuova modalità di affrontare i bisogni delle persone sieropositive e migliorarne la vita, aumentando allo stesso tempo la sostenibilità dei sistemi sanitari europei attraverso la condivisione di best practice e approcci innovativi alla cura.

''Abbiamo bisogno di un sistema sanitario che metta al proprio centro il paziente e che includa un cambiamento nell'approccio clinico all'infezione e alle patologie a essa collegate - sostiene Monforte - Il tema dell'invecchiamento con l'Hiv sta assumendo risvolti importanti nella nostra società. L'incontro ha offerto utili stimoli di riflessione per valorizzare le specificità di genere e cercare soluzioni alle problematiche connesse ai bisogni di ciascuno. A differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, in Italia la medicina di genere non ha assunto un ruolo centrale nella definizione dei percorsi diagnostici e di presa in carico''.

Per Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Iss, ''se oggi siamo qui è perchéla ricerca ha ottenuto grandissimi risultati nel campo della sopravvivenza, delle cure e del benessere delle persone con Hiv. Questo ci indica che la ricerca è in grado di raggiungere ottimi risultati. Non bisogna e non si deve assolutizzare nulla, la ricerca può portare dei progressi ma è capace anche di correggersi quando si lavora bene, perché è possibile che vengano fatti degli errori e che vengano anche corretti grazie all'aumento continuo delle conoscenze".

Negli anni ''la quota delle persone over 50 con nuove diagnosi di Hiv è cresciuta in termini percentuali, un trend che aumenta progressivamente - evidenzia Barbara Suligoi, Centro operativo Aids, Dipartimento malattie infettive Iss - La stragrande maggioranza delle trasmissioni avviene attraverso contatti eterosessuali. È interessante il fatto che molte persone abbiano effettuato il test perché avevano un'altra patologia, mentre solo una bassa percentuale lo ha fatto perché consapevole di aver avuto un comportamento a rischio e su questo dobbiamo riflettere. Bisogna cercare di aumentare il numero di test, favorendo una modalità senza necessità di consenso informato scritto, per renderlo così più agevole''.

Sul "tema dell'invecchiamento - intervengono Luca Busani e Angela Ruocco, del Centro di riferimento per la medicina di genere Iss - si può osservare che per ogni bambino si contano 5,4 anziani. L'indice di vecchiaia in 70 anni è passato da 33,5% a 187,6%, mentre rispetto al 2011 l'età media si è innalzata di tre anni, da 43 a 46 anni. Le persone anziane transgender hanno bisogni peculiari e pongono sfide particolari. Tra le azioni da mettere in atto, c'è senz'altro un'informazione mirata. Occorrono, poi, un approccio inclusivo rispetto all'assistenza sanitaria e nuove relazioni di fiducia tra operatori e persone anziane, che si possano esprimere al di là del genere di appartenenza''. Infine, Luisa Brogonzoli del Centro Studi Fondazione The Bridge: "E' necessario che questi temi fondamentali per garantire il benessere e la qualità della vita delle persone con Hiv diventino parte integrante dei Piani diagnostico terapeutici e assistenziali (Pdta) regionali".

TAG: AIDS, HIV

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