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11 Luglio 2024Labomar entra nel capitale della PMI innovativa Sphera Encapsulation, spin-off del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona specializzata nella ricerca e sviluppo di tecnologie per la micro e nano incapsulazione, applicate all’alimentazione funzionale e alla nutraceutica
Labomar entra nel capitale della PMI innovativa Sphera Encapsulation, spin-off del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona specializzata nella ricerca e sviluppo di tecnologie per la micro e nano incapsulazione, applicate all’alimentazione funzionale e alla nutraceutica.
Sphera nasce nel 2016 come spin-off del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, sull’iniziativa di Gianni Zoccatelli e delle ricercatrici Martina Vakarelova e Francesca Zanoni, ed è la prima azienda italiana interamente dedicata alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie di incapsulamento applicate all’alimentazione funzionale, alla nutraceutica e all’agrochimico. Un insieme di processi volti ad inglobare una sostanza all’interno di un’altra per proteggere, isolare o semplicemente migliorare la dispersione di principi attivi.
Labomar, azienda specializzata nella ricerca, sviluppo e produzione conto terzi di integratori alimentari, dispositivi medici, alimenti a fini medici speciali e cosmetici, potrà utilizzare le tecnologie messe a punto da Sphera per aumentare la biodisponibilità del principio attivo nel sito di assorbimento - il punto in cui è chiamato ad agire nel corpo - e favorire un rilascio controllato ottimizzando così i suoi benefici.
La spinta all’innovazione di Sphera si concretizza anche in una costante collaborazione con il mondo accademico, in cui affonda le proprie radici, e nell’attività brevettuale. Ulteriore elemento, quest’ultimo, che la accomuna con Labomar, da sempre impegnata ad implementare e brevettare nuove tecnologie. L’affinità tra le due realtà riguarda anche il rispetto per l’ambiente, che si traduce nella totale sostenibilità delle formule, e per le persone, attraverso la cura del cliente e l’attenzione al benessere.
“L’ingresso nel capitale di Sphera ci consentirà di ampliare il know how e la competitività del Gruppo, in un ambito strategico per il nostro business come quello della micro e nano incapsulazione – dichiara l’Amministratore Delegato e fondatore di Labomar Walter Bertin –. Da sempre, la crescita di Labomar procede di pari passo con l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni. Per tali ragioni abbiamo iniziato a dialogare con le fondatrici di Sphera, Martina Vakarelova e Francesca Zanoni, con le quali si è creata fin da subito una forte empatia nonché una comune visione d’intenti che, sono fiducioso, si tradurrà in progetti innovativi e in un’accelerazione del nostro sviluppo tecnologico”.
“Questa partnership rappresenta un riconoscimento del valore della nostra attività di ricerca e dei risultati che abbiamo raggiunto in diversi anni di lavoro – aggiungono le fondatrici di Sphera –. Con Labomar condividiamo una comune visione di innovazione e sostenibilità, che ci permetterà di integrare le nostre competenze e di esplorare nuove frontiere tecnologiche, aprendo la strada a soluzioni che puntano a migliorare il benessere e la salute delle persone”.
Le competenze e l’esperienza di Sphera saranno a servizio di tutte le società del gruppo, in coerenza con il piano di integrazione che Labomar ha avviato già nel 2023, al fine di massimizzare le sinergie tra la capogruppo e le sue partecipate.
L’acquisizione di Sphera rappresenta una delle prime operazioni che vedono coinvolto Marco Malaguti, il quale dall’inizio del 2024 è entrato a far parte del team di Labomar con il ruolo di Chief Strategy Officer. Con formazione tecnico-scientifica ed esperienza manageriale pregressa in società quali GlaxoSmithKline e Biofarma, Malaguti è chiamato a formulare, facilitare e comunicare le iniziative strategiche e gli obiettivi futuri del Gruppo. Di recente ingresso in Labomar anche Stefano Pasini, manager di elevato standing con esperienza ventennale nel mondo pharma, prima in società di ingegneria e poi in aziende farmaceutiche come Thermo Fisher Scientific - Patheon Italia, che ha assunto il ruolo di Group Engineering Director. Entrambe le figure contribuiscono al rafforzamento della struttura di Labomar apportando competenze strategiche per la crescita del Gruppo.
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