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Radiologia

05 Marzo 2025

Radiologia, nuovo mezzo di contrasto riduce del 60% l’uso di gadolinio

I dati di fase 3 dello studio QUANTI CNS hanno dimostrato che il nuovo mezzo di contrasto gadoquatrane consente una riduzione del 60% della dose di gadolinio senza compromettere la qualità delle immagini nella risonanza magnetica 


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Un significativo passo avanti nella radiologia diagnostica è stato presentato al Congresso Europeo di Radiologia (Ecr) di Vienna, evento che ha riunito migliaia di specialisti. I dati di fase 3 dello studio QUANTI CNS hanno dimostrato che il nuovo mezzo di contrasto gadoquatrane consente una riduzione del 60% della dose di gadolinio senza compromettere la qualità delle immagini nella risonanza magnetica (MRI).

Lo studio, condotto su 808 pazienti in 15 Paesi, inclusa l’Italia, ha valutato l’efficacia e la sicurezza del nuovo mezzo di contrasto nella visualizzazione del sistema nervoso centrale, di altre regioni corporee e nell’impiego pediatrico. I risultati hanno confermato che il nuovo agente di contrasto garantisce la stessa capacità diagnostica dei tradizionali mezzi di contrasto a base di gadolinio, ma con un’esposizione significativamente inferiore a questo elemento, dal forte impatto ambientale.

E l’aspetto ecologico è stato un tema chiave della discussione all’ECR. La riduzione dell’uso di gadolinio si inserisce in una più ampia strategia di sostenibilità che punta anche a sviluppare macchinari a ridotto consumo energetico e sistemi innovativi per lo smaltimento delle scorie. Considerando che ogni anno vengono effettuati circa 65 milioni di MRI con mezzo di contrasto nel mondo, questa innovazione potrebbe portare a un significativo abbattimento dell’impatto ambientale legato alla diagnostica per immagini.

Durante l'ECR 2025, la dottoressa Konstanze Diefenbach, responsabile della Ricerca e Sviluppo in Radiologia presso Bayer, ha annunciato l’intenzione di presentare i dati alle autorità regolatorie per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione del gadoquatrane, offrendo così una nuova opzione a basso dosaggio per i pazienti e gli specialisti della radiologia.

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