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8 marzo

08 Marzo 2024

La sanità pubblica è al femminile, in aumento le donne ai vertici. I dati del Ministero della Salute

La sanità pubblica in Italia si ‘regge' sulle donne. Secondo i dati del ministero della Salute, Annuario statistico del Sistema sanitario nazionale (Ssn), "le donne che operano stabilmente nelle strutture del Ssn, al 31 dicembre 2022, rappresentano il 70% degli oltre 625.000 professionisti


La sanità pubblica è al femminile, in aumento le donne ai vertici. I dati del Ministero della Salute

La sanità pubblica in Italia si ‘regge' sulle donne. Secondo i dati del ministero della Salute, Annuario statistico del Sistema sanitario nazionale (Ssn), "le donne che operano stabilmente nelle strutture del Ssn, al 31 dicembre 2022, rappresentano il 70% degli oltre 625.000 professionisti. Negli ultimi dieci anni la presenza femminile nelle strutture del Ssn si è sempre più affermata, con un aumento di quasi 5 punti percentuali, anche nel periodo pre-pandemico, in cui si è registrata una notevole contrazione del personale dipendente totale del Ssn", sottolinea il ministero sul proprio sito in occasione dell'8 marzo la Giornata internazionale della donna. Ma nel Ssn ma ai vertici di ospedali e Asl solo una su quattro è donna. "La percentuale di donne medico titolare di un incarico di direttore di struttura rimane inferiore a quella degli uomini ed invariata nel tempo - evidenzia il report - solo l'8,3% delle donne medico hanno un incarico di struttura nel 2022, mentre per gli uomini il valore sale al 20,6%; in altri termini l'80% degli incarichi è ricoperto da uomini e solo il restante 20% da donne".
"A fronte di una sempre maggior presenza di personale medico di genere femminile, la percentuale di donne medico titolare di un incarico di direttore di struttura rimane inferiore a quella degli uomini ed invariata nel tempo - prosegue la nota - solo l'8,3% delle donne medico hanno un incarico di struttura nel 2022, mentre per gli uomini il valore sale al 20,6%; in altri termini l'80% degli incarichi è ricoperto da uomini e solo il restante 20% da donne".
"Al 31 dicembre 2022 le donne medico del Ssn sono oltre 53.000 e hanno superato il numero di medici uomini, rappresentando oltre il 52% del totale dei medici - prosegue il report -I dati relativi al numero di assunzioni confermano la maggiore immissione nel sistema di medici donna: nel corso del 2022 le donne assunte sono state circa 46.000 unità pari al 68,1% del totale degli assunti. Tra i medici il 58,3% degli assunti sono donne, nel personale infermieristico tale percentuale è pari al 76,2%".
Le donne nelle varie aree. "La presenza femminile è maggiormente concentrata nell'area funzionale dei servizi e dell'area funzionale di medicina. Per quanto riguarda l'area della chirurgia, si evidenzia nel corso degli ultimi anni un incremento della presenza femminile, che passa dal 28,4% al 35,6% - si legge nel report - Anche per i medici di medicina generale si registra un trend crescente della presenza femminile: nel 2023 dei 37.991 medici di medicina generale il 42,3% è donna. Anche nel 2023 si conferma la maggior presenza di pediatri di libera scelta donna (69,9% del totale dei pediatri di libera scelta)".
In linea con i dati del ministero anche i numeri Fiaso riferiti al management. "Cresce la presenza femminile nelle direzioni strategiche delle aziende sanitarie e ospedaliere italiane. Poco più di un terzo dei dirigenti in posizioni di vertice nelle Asl, negli ospedali e negli Irccs sono donne" riferisce la Fiaso. "Negli ultimi 5 anni - sottolinea in particolare la federazione, alla vigilia della Festa della Donna dell'8 marzo - si registra un aumento dell'10% per le direzioni generali al femminile: un trend positivo di crescita graduale, ma continuo. A febbraio 2024 le direttrici generali in sanità sono il 24%".
"È più accentuata - riporta ancora la Fiaso - la presenza di direttrici amministrative, pari al 42,5% del totale, con un incremento del 2,71% rispetto al 2023. Aumenta anche la presenza di direttori sanitari donne, pari al 32,87% del totale, ovvero +2,35% rispetto al 2023. Stabile il dato nelle direzioni sociosanitarie, con il 47,6%".
"L'incremento della presenza femminile nei ruoli dirigenziali del Servizio sanitario nazionale è un segno di progresso tangibile - dichiara il presidente Fiaso, Giovanni Migliore - ma non basta.  Occorre aprire una riflessione sulle barriere culturali e strutturali che ancora limitano l'avanzamento delle donne ai vertici anche in sanità. Per abbattere il persistente gap di genere, dobbiamo mettere in campo azioni specifiche per valorizzare le competenze di leadership, comunicazione e gestione del middle management al femminile. E garantire sempre nelle aziende, a tutti i livelli, l’implementazione di politiche di inclusione e pari opportunità".

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