Farmacisti ospedalieri
26 Marzo 2025Il 27 marzo, si celebra la Giornata internazionale del Farmacista Ospedaliero. Per approfondire i temi al centro della Giornata, Sanità 33 ha intervistato Ugo Trama, Vice Presidente SIFO
Il 27 marzo, si celebra la Giornata internazionale del Farmacista Ospedaliero. Un’occasione promossa dall’Associazione Europea dei Farmacisti Ospedalieri-EAHP, a cui aderisce anche SIFO, e che intende celebrare l’importanza di una professione da cui dipende gran parte del corretto funzionamento dei sistemi sanitari di tutto il mondo.
Il titolo scelto per l’occasione – Teamwork in every prescription – sottolinea uno dei valori fondanti della stessa professione: il lavoro di squadra, assetto essenziale per una sanità non più intesa a compartimenti stagni. Per approfondire i temi al centro della Giornata, Sanità 33 ha intervistato Ugo Trama, Vice Presidente SIFO
Quali sono le principali sfide che il farmacista ospedaliero deve affrontare oggi?
"Il farmacista ospedaliero opera all'interno delle aziende ospedaliere e delle aziende sanitarie locali, contribuendo anche all'assistenza territoriale. Il suo ruolo è estremamente variegato e si declina in molteplici attività professionali. e rappresenta la figura professionale che si interfaccia quotidianamente con i clinici nella scelta terapeutica, nella gestione dei dispositivi medici e delle tecnologie a disposizione dei pazienti. Un aspetto cruciale del nostro lavoro è la personalizzazione delle cure, in particolare per i pazienti oncologici, quelli affetti da malattie rare o con patologie croniche. Inoltre, il farmacista ospedaliero si occupa della gestione territoriale dei farmaci, collaborando con medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali e farmacisti di comunità, e garantendo così una presa in carico ottimale dei pazienti."
Il tema scelto per quest'anno, "Teamwork in Prescription", conferma l'importanza del lavoro di squadra. In che modo il farmacista ospedaliero contribuisce all'innovazione e alla sostenibilità del sistema sanitario?
"Oltre a essere un esperto del farmaco e dei dispositivi medici, il farmacista ospedaliero partecipa attivamente alla definizione dei percorsi assistenziali e alla valutazione delle tecnologie sanitarie (Hta). Il nostro ruolo si estende anche alla ricerca, attraverso la partecipazione ai comitati etici e alle sperimentazioni cliniche.
Siamo impegnati nella gestione del farmaco lungo tutto il suo ciclo, dalla sperimentazione alla distribuzione, con un forte contributo alla governance sanitaria. Io stesso, nel mio ruolo presso l'Assessorato alla Salute della Regione Campania, vedo ogni giorno come il farmacista rappresenti un elemento chiave nella strutturazione dei percorsi assistenziali.
Il farmaco non è solo uno strumento di cura, ma anche un indicatore per valutare l'efficacia di un percorso sanitario. Il farmacista ospedaliero, collaborando con le direzioni strategiche, aiuta a ottimizzare la presa in carico dei pazienti. Tuttavia, il nostro settore affronta una carenza di professionisti, un problema che impatta non solo i medici, ma anche i farmacisti ospedalieri pubblici”.
La telemedicina e altri strumenti digitali stanno trasformando l'assistenza sanitaria. Quali sono le prospettive per il futuro?
"Le tecnologie digitali, come la telemedicina, l'aderenza terapeutica e la riconciliazione farmacologica, sono strumenti fondamentali per migliorare l'assistenza sanitaria. Il farmacista ospedaliero gioca un ruolo chiave nell'integrazione di queste innovazioni, contribuendo a una gestione più efficace dei pazienti, sia in ospedale che a domicilio."
Per concludere, quali sono le iniziative chiave previste per i prossimi anni secondo il documento programmatico SIFO 2024-2026?
"Il nostro piano programmatico si concentra su diversi aspetti fondamentali. Primo fra tutti, la formazione continua dei farmacisti, insieme a una corretta informazione sul nostro ruolo all'interno del sistema sanitario. La collaborazione con altre figure professionali è essenziale, così come il nostro impegno nella sperimentazione clinica e nell'HTA.
Un altro aspetto chiave è la galenica, che grazie alle nuove tecnologie sta acquisendo un'importanza sempre maggiore nella personalizzazione delle terapie. Infine, la collaborazione internazionale è imprescindibile: oggi il farmacista ospedaliero deve essere parte di un network globale, soprattutto nell'ambito delle terapie innovative.
L'obiettivo è integrare sempre più il farmacista in un contesto sanitario più ampio, favorendo la presa in carico dei pazienti in sinergia con gli altri professionisti della salute”.
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