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Governo e Parlamento

03 Marzo 2023

Ddl anziani, seminario Fiaso fa il punto. Schillaci: legge entro il 31 marzo

La prossima settimana il Disegno di Legge Delega di riforma dell'assistenza agli anziani "arriverà in Aula al Senato e la successiva alla Camera dei Deputati, per l'approvazione definitiva. L'obiettivo è di avere la norma vigente entro il 31 marzo come previsto dalle scadenze del Pnrr


Ddl anziani, seminario Fiaso fa il punto. Schillaci: legge entro il 31 marzo

La prossima settimana il Disegno di Legge Delega di riforma dell'assistenza agli anziani "arriverà in Aula al Senato e la successiva alla Camera dei Deputati, per l'approvazione definitiva. L'obiettivo è di avere la norma vigente entro il 31 marzo - come previsto dalle scadenze del Pnrr - per delineare in modo preciso la cornice degli interventi con cui rispondere alle aspettative di una platea già molto vasta e destinata a estendersi nei prossimi anni". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto a un evento della Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) su 'Transizione assistenziale tra rete ospedaliera e servizi territoriali'.

L'Italia, ha sottolineato il ministro, con i suoi 13,8 milioni di ultra 65enni, è tra gli Stati europei con maggiore longevità. Ma con l'allungamento della vita si registra anche un crescente numero di anziani affetto da patologie croniche o che versa in condizioni invalidanti. Se si proietta nel futuro questo trend di crescita, le stime dicono che nel 2050 una persona su tre avrà più di 65 anni e la quota degli over 75 sulla popolazione totale, attualmente pari al 22,4%, nei prossimi 20 anni arriverà al 29%, mentre gli over 85 saranno il 5%. La necessità di rispondere a bisogni inevasi attraverso l'implementazione della rete assistenziale è già pressante in Italia che conta 6,9 milioni di over 75, di cui 2,7 milioni con gravi difficoltà motorie, comorbilità e un'autosufficienza gravemente compromessa".
Tra i punti centrali del Ddl evidenzia ancora Schillaci, vi è il riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio – entro i termini definiti dalla programmazione integrata socio-assistenziale e sociosanitaria statale e regionale - e a una presa in carico integrata da parte delle strutture territoriali, che passa attraverso la realizzazione delle Case della comunità e il rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture, come gli Ospedali di comunità. "Portare un'assistenza adeguata ai bisogni sempre più vicino al paziente anziano - prosegue - significa in primo luogo partire dalla Casa e su questo la Missione Salute investe 4 miliardi di euro, di cui 2,7 destinati all'assistenza domiciliare, che sono appena stati assegnati".

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