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Disabilità

03 Luglio 2025

Disabilità, Schillaci: nessun impatto negativo dalle nuove tariffe Lea

«Il nuovo decreto tariffe non ha determinato alcun impatto negativo sui diritti delle persone con disabilità». Lo ha chiarito il ministro della Salute Orazio Schillaci durante il Question Time alla Camera, intervenendo sul tema della riparazione e sostituzione degli ausili protesici alla luce dei nuovi Lea


ministro schillaci

«Il nuovo decreto tariffe non ha determinato alcun impatto negativo sui diritti delle persone con disabilità». Lo ha chiarito il ministro della Salute Orazio Schillaci durante il Question Time alla Camera, intervenendo sul tema della riparazione e sostituzione degli ausili protesici alla luce del nuovo nomenclatore previsto dal Dpcm sui Livelli essenziali di assistenza (Lea).

Il ministero, ha spiegato Schillaci, ha trasmesso un report operativo ai referenti regionali per l’assistenza protesica, allo scopo di fornire indicazioni uniformi e prevenire interpretazioni errate. «Non accetteremo che letture scorrette della normativa mettano in discussione diritti costituzionalmente garantiti», ha sottolineato.

Secondo quanto riferito dal ministro, le Regioni si sono organizzate in modo efficace. «Molte hanno già approvato tariffari che chiariscono come le riparazioni e sostituzioni degli ausili, trascorsi i tempi minimi di garanzia, restano a carico delle aziende sanitarie».

Un esempio citato è quello della Sicilia, che con il Decreto assessoriale n. 869/2024 ha stabilito che le riparazioni, se economicamente vantaggiose, devono essere effettuate tramite le aziende aggiudicatarie delle gare.

Rispetto alla segnalazione di ritardi nell’applicazione delle procedure per gli ausili ad alta adattabilità, come le carrozzine elettriche, Schillaci ha replicato che la ricognizione delle delibere regionali evidenzia una situazione diversa: Province autonome di Trento, Toscana, Liguria e Friuli Venezia Giulia hanno già completato gare pubbliche per tutti gli ausili previsti negli elenchi 2A e 2B dell’allegato 5 del Dpcm Lea.

«La conclusione è semplice: nessuna compartecipazione alla spesa deve essere richiesta agli assistiti», ha ribadito. «Il nuovo sistema è più efficiente, moderno e trasparente e garantisce gli stessi servizi con una migliore qualità organizzativa».

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