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30 Giugno 2025

Liste attesa, Schillaci: da settembre interventi diretti su Regioni inadempienti

Le liste d’attesa per visite ed esami non urgenti in Italia restano “insostenibili”, con punte di oltre un anno per prestazioni come la mammografia. Una piattaforma nazionale per la trasparenza e nuovi strumenti di intervento: il Ministero alza il livello di monitoraggio e azione sulle criticità del SSN


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Le liste d’attesa per visite ed esami non urgenti in Italia restano “insostenibili”, con punte di oltre un anno per prestazioni come la mammografia. È quanto emerge dai primi risultati della nuova piattaforma di sorveglianza nazionale, attivata dal Ministero della Salute per mappare in tempo reale i tempi di attesa sul territorio. Secondo quanto dichiarato dal ministro Orazio Schillaci al quotidiano Il Messaggero, la piattaforma consente finalmente una lettura oggettiva e puntuale del problema, struttura per struttura, prestazione per prestazione. “Abbiamo dati trasparenti forniti dalle Regioni. Sono la base per intervenire in modo mirato”, ha affermato Schillaci. I dati, attualmente pubblicati in forma aggregata, saranno progressivamente diffusi in modo disaggregato per Regione, in un’ottica di massima trasparenza.

L’intento non è quello di “dare pagelle” alle Regioni, ma di sostenere il sistema laddove emergano inefficienze. Dal prossimo settembre, infatti, sarà possibile attivare i poteri sostitutivi previsti dalla legge: in presenza di criticità segnalate e non risolte, lo Stato potrà intervenire direttamente, in accordo con le Regioni, per rimuovere gli ostacoli alla tempestiva erogazione delle prestazioni. Il ministro ha ribadito che si tratta di un approccio proattivo e collaborativo, non punitivo. “Puntiamo a risolvere i problemi, non a colpevolizzare. Il nostro obiettivo resta il diritto del cittadino ad accedere a cure efficaci e tempestive”. Tra le altre criticità affrontate nel piano ministeriale: il personale sanitario insufficiente, sia tra i medici che tra gli infermieri; la medicina difensiva come causa dell’aumento delle prescrizioni inappropriate; il rischio che l’inappropriatezza prescrittiva vanifichi gli sforzi di efficienza.

Importante anche la scommessa sulle Case di comunità, nodo centrale del PNRR: “Sono fiducioso che tutte saranno operative entro giugno 2026. La maggior parte è già in funzione”, ha detto Schillaci, ribadendo il ruolo fondamentale della medicina territoriale. Il ministro ha infine evidenziato la necessità di intervenire su formazione, retribuzioni e valorizzazione delle professioni sanitarie, soprattutto per rendere più attrattive alcune specializzazioni oggi in sofferenza, come radioterapia, anatomia patologica e pronto soccorso.

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