Governo e Parlamento
26 Gennaio 2023 "Da parte del Governo c'è il massimo ascolto per risolvere la criticità del payback: in arrivo una nuova proroga e la convocazione di tavoli tecnici''. Così i rappresentanti dei fornitori ospedalieri Fifo e Aforp ricevuti oggi dal presidente della Commissione Affari Sociali del Senato
"Da parte del Governo c'è il massimo ascolto per risolvere la criticità del payback: in arrivo una nuova proroga e la convocazione di tavoli tecnici''. Così i rappresentanti dei fornitori ospedalieri Fifo e Aforp ricevuti oggi dal presidente della Commissione Affari Sociali del Senato, Zaffini, hanno commentato l'esito dell'incontro avvenuto a Palazzo Madama alla presenza anche del capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione, il senatore Ignazio Zullo. Per la Federazione italiana fornitori ospedalieri, Fifo Sanità Confcommercio - riferisce una nota - ha partecipato il presidente nazionale Massimo Riem, per l'Aforp invece erano presenti il presidente Grazia Guida, il vicepresidente Michele Laranga, il segretario generale Oreste Iavazzo, i consiglieri territoriali Ornella Miano e Antonio Mancarella e il responsabile Giovani Imprenditori Fabio Tedesco.
"L'incontro è avvenuto in una logica di proficua collaborazione - assicura Riem -. La sensazione è che ci sia una forte attenzione al tema da parte del Governo e delle forze politiche, con un interesse e una voglia a trovare la soluzione migliore. Resta un tema non facile da risolvere, ma constatiamo una grande apertura a lavorare insieme con l'obiettivo di tutelare tutte le Pmi del nostro settore dei fornitori di dispositivi medici". Da questo incontro ''usciamo motivatissimi a continuare la battaglia a tutela delle micro, piccole e medie imprese che rappresentiamo - aggiunge Riem -. Sarò contento nel giorno in cui il payback sarà abrogato. La nostra mission è tutelare tutte le imprese che sul territorio quotidianamente garantiscono il Ssn e contribuiscono alle cure di tutti i cittadini. Sentiamo forte la grande responsabilità di garantire un alto livello qualitativo per la sanità pubblica".
"Riteniamo che l'ascolto di questo Governo ci rende fiduciosi in una possibile soluzione del problema payback - le parole di Grazia Guida al termine dell'incontro - per questa grande criticità che investe il nostro comparto e soprattutto per le Pmi, che senza un adeguato provvedimento, vedrebbero svaniti anni di sacrifici e di investimenti e crollerebbe l'economia portante del nostro Paese. Noi continueremo a difendere i nostri diritti fino a raggiungere il risultato, che speriamo possa arrivare, coscienti che faremo fino in fondo la nostra parte".
Per il presidente della Commissione Affari Sociali e Sanità del Senato "c'è una forte attenzione del Governo sulla criticità del payback dispositivi medici'', motivo ''per cui abbiamo provveduto a prorogare al 30 aprile e probabilmente, nel provvedimento di proroga termini, che è in corso di discussione in Senato, riusciremo ad allungare con una ulteriore proroga, per dare modo ai Tavoli tecnici di produrre il loro lavoro - sottolinea Zaffini-. L'attenzione verso le Pmi è già stata dimostrata e posso garantire che non è stato facile prendere questo provvedimento''.
Nonostante il payback ''sia stato approvato con un provvedimento dal vecchio governo, noi ce ne siamo fatti carico, perché i cittadini ci hanno votato per risolvere i problemi lasciati dal vecchio Governo e non potevamo fare il cosiddetto scaricabarile - rimarca Zaffini -. Ce ne faremo ancora carico fino in fondo cercando di regolamentare i tetti sui dispositivi medici che in Italia sono i più bassi d'Europa. Il payback è una norma pensata male e attuata peggio, che verrebbe da sospettare quasi che l'avessero fatto apposta per minare il percorso del nuovo Governo".
Anche per il senatore Zullo "c'è un orientamento generale delle forze politiche presenti in Commissione di mettere una parola fine al payback. C'è però la difficoltà nel reperimento delle risorse - ammette - perché da una parte ci sono le regioni che devono far quadrare i loro bilanci e dall'altra parte c'è la situazione dei fornitori ospedalieri che è legata alla loro sopravvivenza, ma soprattutto ad una colossale ingiustizia che viene addossata sulle spalle dei fornitori e credo che delle ingiustizie la politica se ne debba fare carico. Peraltro, questo Governo sin dai primi passi che ha mosso ha dimostrato di essere soprattutto a fianco dei deboli, a fianco delle famiglie, a fianco delle imprese ed ha per questa ragione credibilità. Poi ci sono le difficoltà con le quali ci scontriamo, che in questa vicenda sono di ordine economico. Ho una speranza legata al fatto che questo Esecutivo con la legge finanziaria ha pensato al caro bollette appostando 21 miliardi di euro per coprire i bisogni di famiglie ed imprese. La speranza è che il costo dell'energia in questi mesi possa scendere tanto da ritrovarci con delle economie che costituirebbe un tesoretto e nelle priorità si possa guardare molto felicemente alle problematiche del settore sanità" conclude.
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