liste attesa
14 Aprile 2025“Sulla sanità si deve collaborare tra Governo e Regioni. Io tengo moltissimo alle legge sulle liste d'attesa e che venga applicata nell'interesse dei cittadini che vogliono fare gli esami nel rispetto dei tempi e della Costituzione italiana”. A dirlo il ministro della Salute Orazio Schillaci
“Sulla sanità si deve collaborare tra Governo e Regioni. Noi siamo disponibili a governare con le Regioni, abbiamo avuto più di un chiarimento. Io tengo moltissimo alle legge sulle liste d'attesa e che venga applicata nell'interesse dei cittadini che vogliono fare gli esami – come giusto che sia – nel rispetto dei tempi e della Costituzione italiana”. A dirlo a margine di Cosmofarma a Bologna il ministro della Salute Orazio Schillaci ribadendo l’importanza di applicare la legge sulle liste d’attesa, sottolineando i primi risultati positivi e richiamando le Regioni alle loro responsabilità
Il giorno successivo, ospite di Omnibus su La7, Schillaci ha evidenziato che “le liste di attesa sono un problema annoso. Il decreto legge è già pienamente attuativo e la piattaforma nazionale di Agenas per monitorare i tempi delle liste di attesa funziona, le Regioni un po’ a macchia di leopardo stanno mandando i dati. È un sistema nuovo ma la notizia importante è che le regioni che stanno rispettando la legge stanno già ottenendo risultati importanti: si tratta ad esempio del Lazio, Basilicata, Piemonte e Liguria e così nel Lazio il tempo medio per una prestazione è passato dai 42 giorni del 2023 ai 9 giorni di quest’anno”.
Il ministro ha ribadito che il nuovo sistema permette di rilevare in modo puntuale le criticità: “Ora stiamo analizzando i dati Regione per Regione e prestazione per prestazione, ma è molto importante avere una piattaforma nazionale che ci permette di sapere cosa manca e dove manca per intervenire. Finalmente c’è una legge organica che richiama tutti alle proprie responsabilità”.
Schillaci è intervenuto anche sul tema dell’intramoenia, ricordando che “per legge non si possono fare più prestazioni in privato rispetto all’attività pubblica: un richiamo a una corretta applicazione della legge sull’intramoenia è doveroso e su questo stiamo agendo, soprattutto a tutela dei cittadini più indigenti”.
Nel suo intervento a Bologna, ha inoltre evidenziato il ruolo delle farmacie nel sistema sanitario, in particolare nel fronteggiare le carenze di medicinali tramite le preparazioni galeniche e nel supportare i cittadini nella gestione della terapia: “Il farmacista oggi, infatti, è un professionista sempre più qualificato che assiste il paziente nel suo percorso di cura, dando consigli sul corretto e sicuro utilizzo dei farmaci, sull'importanza dell'aderenza terapeutica e sull'adozione di corretti stili di vita”.
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