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26 Febbraio 2025La digitalizzazione della sanità : questo è il tema del convegno 'Connessi. La digitalizzazione nella sanità delle aree interne e nelle comunità montane' che si è svolto in Senato, su iniziativa del senatore Guido Quintino Liris
La digitalizzazione della sanità quale "leva strategica per garantire equità di accesso ai servizi sanitari, soprattutto nelle aree interne e nelle comunità montane, dove la carenza di strutture e personale medico rende necessaria una trasformazione del modello di assistenza". Questo è il tema del convegno 'Connessi. La digitalizzazione nella sanità delle aree interne e nelle comunità montane' che si è svolto in Senato, su iniziativa del senatore Guido Quintino Liris. Titolo. Un tema al centro dell'attenzione dell'Intergruppo parlamentare sulla Prevenzione e le Emergenze sanitarie nelle aree interne, di cui Liris è presidente, impegnato nell'individuare soluzioni mirate a garantire il diritto alla salute nelle zone più svantaggiate del nostro Paese.
La transizione digitale, sottolinea una nota, rappresenta un'opportunità fondamentale per ridurre le diseguaglianze territoriali e abbattere le liste d'attesa, ottimizzando i percorsi di cura e migliorando la gestione delle risorse sanitarie, è il messaggio dei promotori. Il convegno ha voluto quindi mettere a sistema le migliori esperienze e delineare le prospettive future per un'efficace integrazione delle tecnologie digitali nella sanità territoriale, grazie al contributo di istituzioni, esperti di sanità digitale, rappresentanti delle agenzie sanitarie, con un focus sulle potenzialità della telemedicina, dell'intelligenza artificiale e delle piattaforme di interoperabilità e l'efficienza dei servizi. La digitalizzazione non è solo un'opportunità, ma una necessità per garantire ai cittadini delle aree più periferiche gli stessi standard di cura disponibili nei grandi centri urbani. Occorre individuare soluzioni concrete e sostenibili per superare le barriere tecnologiche, infrastrutturali e normative che ancora limitano la diffusione degli strumenti digitali in sanità. Per i promotori un aspetto cruciale sarà l'adeguamento del quadro normativo, su cui il Governo in carica sta lavorando con l'obiettivo di garantire una regolamentazione chiara ed efficace per la sanità digitale. Il Pnrr pone infatti la sanità digitale al centro della sua strategia di rinnovamento del Servizio sanitario nazionale.
Il Fascicolo sanitario elettronico 2.0, per esempio, rappresenta un pilastro essenziale per garantire la continuità assistenziale e migliorare l'efficienza dei percorsi di cura, soprattutto nelle aree più remote. Parallelamente, la Strategia nazionale per le aree interne (Snai) ha riconosciuto la necessità di rafforzare i servizi sanitari nelle zone caratterizzate da maggiore isolamento geografico, promuovendo modelli di assistenza innovativi basati sull'integrazione tra ospedale e territorio, sull'utilizzo della telemedicina e sul potenziamento della connettività digitale. Il Piano nazionale della telemedicina, adottato in coerenza con gli obiettivi del Pnrr, rappresenta un ulteriore passo avanti nella trasformazione digitale della sanità, delineando un quadro strutturato per l'implementazione di soluzioni come la televisita, il telemonitoraggio e la teleassistenza. Queste tecnologie, supportate dall'intelligenza artificiale e dall'uso dei big data, non solo migliorano la qualità e l'accessibilità delle cure, ma consentono anche una gestione più efficiente delle malattie croniche, particolarmente diffuse tra le popolazioni delle aree interne. Inoltre, il Piano nazionale della sanità digitale 2022-2027 fornisce una visione strategica per l'adozione di soluzioni tecnologiche avanzate nel settore sanitario, con l'obiettivo di superare le barriere geografiche e garantire equità nell'accesso alle cure.
"L'Italia vanta un Servizio sanitario nazionale universalistico, istituito con la Legge 833 del 1978, ma il contesto attuale impone una revisione strutturale - dichiara il sottosegretario di Stato al ministero della Salute, Marcello Gemmato - Oggi l'80% della spesa sanitaria è destinato alla gestione delle malattie croniche non trasmissibili, mentre la natalità è ai minimi storici (1,24 figli per donna), con un conseguente aumento dell'età media della popolazione. Per affrontare queste sfide, il Fondo sanitario nazionale ha raggiunto i 136,5 miliardi di euro nel 2025, ma il solo aumento delle risorse non è sufficiente se non accompagnato da un ripensamento del nostro Ssn attraverso nuovi modelli organizzativi. Il Pnrr sta accelerando questa trasformazione, con l'80% delle nuove strutture territoriali - Case e Ospedali di comunità e Centrali operative territoriali - già avviate per rafforzare la medicina di prossimità e ridurre il sovraccarico ospedaliero. La sostenibilità deve essere il principio guida: investire in prevenzione, innovazione e digitalizzazione è essenziale per garantire un Ssn efficiente e accessibile a tutti. Il futuro della sanità italiana passa da un sistema più vicino ai cittadini e capace di rispondere alle nuove esigenze della popolazione, soprattutto le più fragili e anziane residenti nelle zone interne e montane della nostra penisola".
"La digitalizzazione della sanità rappresenta una sfida cruciale per garantire servizi efficienti e accessibili nelle aree interne e nelle comunità montane - ha spiegato il senatore Liris - Con il convegno 'Connessi' vogliamo porre l'attenzione sulle soluzioni concrete che Governo e Parlamento stanno promuovendo per superare il digital divide e rafforzare l'assistenza territoriale, mettendo la tecnologia al servizio delle persone. L'Italia ha storicamente dimostrato una straordinaria capacità di trasformare le sfide in opportunità e, oggi più che mai, la nostra azione politica deve essere orientata su innovazione e resilienza per costruire le solide basi di un sistema sanitario sempre più giusto, performante ed efficiente. In questo contesto, la Strategia nazionale per le aree interne (Snai) rappresenta lo strumento principale per promuovere lo sviluppo e la coesione di questi territori, unitamente alle linee a ciò dedicate del Pnrr".
"Tuttavia, ad oggi, in Italia non esiste una Giornata nazionale delle aree interne ufficialmente riconosciuta che celebri l'unicità di questi territori e ne valorizzi il ruolo strategico. Per questo motivo ho deciso di depositare in Senato un disegno di legge sulla istituzione della Giornata nazionale delle aree interne e dei piccoli comuni montani. Abbiamo bisogno di uno strumento simbolico, ma concreto, per accendere i riflettori su una parte d'Italia geograficamente marginale, ma di preminente interesse. Vogliamo dare voce alle esigenze delle comunità locali e costruire un futuro in cui le aree interne possano esprimere appieno il loro potenziale. Il nostro impegno è chiaro: nessuno deve essere lasciato indietro", ha concluso Liris.
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