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12 Luglio 2024

Sanità, Schillaci: sarà aumentata percentuale fondo destinata a prevenzione

Alla sanità italiana serve un cambio di paradigma: “Solo il 5% delle risorse del Fondo sanitario è destinato alle attività di prevenzione. È mia intenzione aumentare la percentuale del Fondo destinato alla prevenzione”. Dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci


Sanità, Schillaci: sarà aumentata percentuale fondo destinata a prevenzione

Alla sanità italiana serve un cambio di paradigma: “Oggi abbiamo un servizio sanitario fondato prevalentemente sulla cura, ma la chiave di volta per il futuro è la prevenzione. Nessun servizio sanitario potrà essere sostenibile se non si potenziano le attività di prevenzione”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione di un appuntamento dedicato all’invecchiamento attivo attraverso la prevenzione in programma l’11 luglio a Genova, nell’ultima riunione prima del G7 Salute di ottobre ad Ancona. “Solo il 5% delle risorse del Fondo sanitario è destinato alle attività di prevenzione. È mia intenzione aumentare la percentuale del Fondo destinato alla prevenzione. In questo modo vogliamo potenziare le politiche di prevenzione: stili di vita corretti, attività di screening, a partire da quelli oncologici", dichiara.

"Il 60% del carico di malattia", ovvero il peso che le patologie hanno sulla popolazione a livello individuale, sociale ed economico, "in Italia, come in Europa ha detto il ministro è riconducibile a fattori di rischio modificabili con stili di vita corretti. La letteratura scientifica dimostra come ad esempio la corretta alimentazione e l'attività fisica contribuiscano a contrastare l'insorgenza di malattie cardiovascolari, obesità e malattie come il diabete di tipo 2, alcuni tipi di neoplasie, patologie neurodegenerative, come l'Alzheimer che rappresenta un rilevante problema sociale oltre che sanitario", ha aggiunto Schillaci ricordando i dati sui giovani e gli adulti di oggi (anziani di domani) della sorveglianza Passi dell'Istituto superiore di sanità. Il ministro ricorda: "Abbiamo un 28% di sedentari con un aumento dal 2021 in maniera più evidente al Sud. Il 10,4% degli intervistati risulta obeso e al 43% è stato consigliato di perdere peso. Al 18% delle persone fra 18 e 69 anni nel corso della vita è stata diagnosticata una o più patologie croniche. La cronicità coinvolge di più le persone con status socioeconomico più svantaggiato, con molte difficoltà economiche o bassa istruzione". Sono numeri, ha concluso, "che indicano chiaramente la necessità di invertire il trend incoraggiando le persone a cambiare i propri comportamenti e a essere protagoniste del proprio stato di salute".

"Finora siamo in piena linea con tutti quanti gli investimenti del Pnrr sulla sanità, sono assolutamente convinto che li centreremo nel 2026 e completeremo la realizzazione di tutte quante le case di comunità". Lo dichiara il ministro della Salute. "Le case di comunità rappresentano la vera svolta della medicina e del sistema sanitario nazionale, commenta perché come si è visto nella recente pandemia il sistema ha luci e ombre, il punto debole sicuramente è stata la medicina territoriale, le risorse del Pnrr destinate in gran parte sulla medicina territoriale saranno utili". "Ricordo che oltre al collegato sulle professioni sanitarie, un altro collegato alla finanziaria riguarda la medicina territoriale e la riforma ospedaliera, anche su questo vorremmo inserire delle novità", annuncia. Il Ministro ha anche dichiarato che "siamo stati tra i primi a sottoscrivere l'accordo per la piattaforma nazionale di telemedicina e a breve sarà disponibile un portale, per i cittadini e gli operatori, per la diffusione della conoscenza degli strumenti di telemedicina". La sanità digitale ha detto rappresenta un alleato formidabile sia per l'invecchiamento attivo sia per la prevenzione. In Italia stiamo investendo tanto sulla digitalizzazione a cui sono dedicate il 45% delle risorse della Missione salute del Pnrr". Il potenziamento della telemedicina ha aggiunto, "è indispensabile quando si va sempre più verso terapie personalizzate e verso la medicina di precisione. E lo è anche nella gestione della cronicità a livello territoriale perché migliora la qualità dell'assistenza, la collaborazione tra i medici di famiglia e gli specialisti, rafforza l'alleanza tra medico e paziente e migliora l'aderenza terapeutica. Per questo con la rimodulazione del Pnrr abbiamo aumentato l'investimento sullo sviluppo dei servizi di telemedicina anche a supporto del rafforzamento dell'assistenza domiciliare per gli over 65".

TAG: SCHILLACI

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