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20 Giugno 2024

Autonomia differenziata, i commenti del mondo sanitario dopo il via libera alla Camera

L'autonomia differenziata, diventata legge, in sanità "sancirà il distacco definitivo delle Regioni del Sud dal Servizio sanitario nazionale”. Molte le reazioni del mondo sanitario seguite al via libera definitivo della Camera


Autonomia differenziata, i commenti del mondo sanitario dopo il via libera alla Camera

L'autonomia differenziata, diventata legge, in sanità "sancirà il distacco definitivo delle Regioni del Sud dal Servizio sanitario nazionale. Il divario che esiste" già oggi con quelle del Nord "aumenterà enormemente, in maniera irrecuperabile", perché "di fatto diventerà impossibile colmarlo". Molte le reazioni del mondo sanitario seguite al via libera definitivo della Camera al Ddl sull'Autonomia differenziata, a partire da Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, che esprime tutto il suo dissenso nei confronti della normativa. Per la presidente di Fondazione The Bridge, Rosaria Iardino, invece, "l'autonomia differenziata è una riforma importante, che offre nuove opportunità al Paese e responsabilizza le Regioni, che adesso avranno la possibilità di gestire meglio le proprie attività sul territorio, ottimizzando allo stesso tempo le risorse disponibili. Dal punto di vista della sanità, questa legge permetterà di abbandonare il dannoso e ideologico 'regionalismo' che finora ha compresso e demonizzato i diversi sistemi sanitari regionali, aprendo a nuove prospettive di cura e assistenza. Sarà però fondamentale intervenire concretamente sui Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, che dovranno essere garantiti in modo uniforme sull'intero territorio nazionale".

"Lo strappo che si è voluto consumare in queste ore alla Camera sull'autonomia differenziata è destinato a produrre ferite insanabili nella sanità italiana, che già oggi soffre di gravi disparità tra Nord e Sud". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd. "Il grido d'allarme dei pediatri, che ha messo in evidenza l'inaccettabile divario nell'aspettativa di vita per i bambini e le bambine del Mezzogiorno rispetto ai loro coetanei del Nord, i numeri sulla salute mentale e quelli sugli screening oncologici, i dati della Fondazione Gimbe e di Svimez: tutto sottolinea l'esponente dem ci racconta di un Paese già diviso a metà nel diritto alla salute. Di fronte a questo il Governo, anziché investire di più per colmare queste differenze e accorciare le distanze tra aree ricche e aree svantaggiate, approva una legge che cristallizza e aggrava le diseguaglianze". "Del tutto inutili e fuori tempo massimo conclude Sereni le lacrime di coccodrillo dei governatori Fi delle Regioni del Sud che si troveranno a fronteggiare la desertificazione dei loro territori con gravi conseguenze per i loro cittadini".

Per Ricciardi "è chiaro che con questi livelli di finanziamento, con questi livelli di personale, con questi livelli di organizzazione, i sistemi sanitari del Sud resteranno abbandonati a loro stessi e quindi i cittadini del Sud diventeranno non di serie B, ma di serie C". "In questo momento per i divari regionali sono di serie B", ribadisce il docente, come dimostra "la differenza anche di indicatori molto grezzi quali l'aspettativa di vita alla nascita, favorevole al Nord". Per Ricciardi "in Italia è come avere dei cittadini che vivono in Paesi sviluppati, al Nord, e altri che vivono in Paesi in via di sviluppo, al Sud". Questo accade già oggi e l'autonomia differenziata, chiosa l'esperto, "significa un abbandono totale delle possibilità di recupero". Al contrario, per Iardino, "trattenendo una parte del gettito fiscale sottolinea si potrà efficientare il sistema dei servizi offerti alla popolazione migliorandone qualità e quantità, riorganizzando la complessa rete di prestazioni con modalità più vicine alle reali esigenze espresse dai cittadini. Mi auguro, inoltre aggiunge Iardino che possano essere individuati strumenti innovativi ed efficaci che permettano di sostenere il costo della riforma, trovando i migliori accordi tra Governo e Regioni e una definizione equilibrata e condivisa dei Lep in tutte le Regioni, senza che ciò impatti sul gettito fiscale".

TAG: AUTONOMIA DIFFERENZIATA

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