Governo e Parlamento
26 Ottobre 2022 Nel suo primo discorso alla Camera la premier Giorgia Meloni ha fatto il punto sulle azioni programmatiche del suo governo. Poche le parole dedicate alla sanità se non quelle relative alla gestione della pandemia Covid. Parole di critica nei confronti dell'operato dei Governi che l'hanno preceduta e annuncia un cambio di rotta
Nel suo primo discorso alla Camera la premier Giorgia Meloni ha fatto il punto sulle azioni programmatiche del suo governo. Moltissimi i temi trattati ma poche le parole dedicate alla sanità se non quelle relative alla gestione della pandemia Covid. Parole di critica nei confronti dell'operato dei Governi che l'hanno preceduta e l’annuncio di un deciso cambio di rotta affermando che «l'Italia non replicherà il modello restrittivo contro il Covid messo in atto in passato». La premier ha anche chiesto maggiore chiarezza sulla gestione della crisi pandemica. Si istituirà, dunque, una commissione d'inchiesta parlamentare ad hoc. Due proposte di legge in tal senso erano già state presentate da Iv e Lega che, infatti, plaudono all’annuncio. Già ad aprile 2021 Fdi aveva ufficialmente chiesto la calendarizzazione di una proposta di legge Meloni-Lollobrigida-Bignami sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid e sul mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale. La logica della commissione di inchiesta, viene sottolineato da Fdi, non è punitiva verso i sanitari che hanno tenuto in piedi il sistema in un momento drammatico ma vuole mettere in mora chi in quella fase ha pensato ad arricchirsi, ad esempio sulle mascherine. Un'inchiesta che ha coinvolto Domenico Arcuri, Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19. Ma sono anche altre le inchieste sul campo: da quella della Procura di Lodi sull'ormai famoso 'paziente 1', indagato per epidemia colposa e poi archiviata, fino alle indagini milanesi, da poco riaperte, sulle centinaia di morti allo storico Pio Albergo Trivulzi.
«Sulla scia del lavoro svolto durante la scorsa legislatura, abbiamo presentato una proposta di legge per istituire una commissione d'inchiesta sul Covid a firma Faraone-Boschi: il centrodestra voti la nostra proposta, così da accelerare i tempi. Mi appello direttamente al Presidente Giorgia Meloni, che oggi si è espressa chiaramente sul tema, affinché si possa iniziare finalmente a fare luce sull'opaca gestione della pandemia». Così Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva. «Nella scorsa legislatura, la Lega per prima ha presentato una pdl per istituire una Commissione di inchiesta sull'operato del Governo Conte II. Ora, l'abbiamo ripresentata. Bene FdI», dichiara Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera. «Da anni ripetiamo che è necessario fare chiarezza sulla gestione della pandemia, che vanno rivelate alcune opacità che riguardano gli acquisti dei dispositivi sanitari come le mascherine o i ventilatori cinesi. Sottolineiamo come vada anche fatta finalmente luce sulla missione dei sanitari russi che sono entrati nei nostri ospedali sotto il governo Conte. Sono temi sui quali Italia Viva è stata sempre in prima linea con interrogazioni e atti parlamentari, non faremo mancare il nostro apporto al governo su questo punto», dichiara la presidente dei senatori di Azione-Italia Viva, Raffaella Paita. Si dice concorde con l'avvio di una commissione d'inchiesta anche l'infettivologo Matteo Bassetti, che invita inoltre a passare dalle parole ai fatti nell'eliminazione di misure come la quarantena dei positivi asintomatici. Ma sullo stop alle misure restrittive è pronta la replica dell'ex ministro Speranza: «Il modello italiano ha messo sempre al centro la tutela del diritto alla salute e la centralità dell'evidenza scientifica».
Nel discorso di Meloni non c’è stato, però, alcun riferimento al proseguimento della campagna vaccinale. Un elemento che ha provocato l'immediata risposta dell'ex ministro della Salute Speranza: «Spiace che Meloni non sia uscita ancora dalla campagna elettorale. Neanche una parola sui vaccini che sono stati il fattore fondamentale per chiudere la fase più dura. Ha forse ancora paura di scontentare i no vax?». Secondo il presidente della Federazione degli ordini dei medici, Filippo Anelli, il discorso della Meloni va letto in modo preciso: «Ha fatto un ragionamento di carattere generale e ha puntato molto sulla libertà individuale. Oggi viviamo il tempo della responsabilizzazione e in questa fase - ha aggiunto - è una posizione che, come Fnomceo, condividiamo». Alle critiche rivolte sulla gestione della pandemia, Agostino Miozzo, già coordinatore del primo Comitato tecnico scientifico (Cts) per l'emergenza, risponde: «Non credo sia tutta da buttare, tutt'altro»: è stata «un'esperienza straordinaria sotto tutti i punti di vista e certamente ha fornito elementi utilissimi per progettare il futuro della sanità del nostro Paese». Parole critiche nei cofnronti delle dichiarazioni di Meloni arrivano anche dall’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento: «I Governi che hanno affrontato la pandemia in Italia lo hanno fatto seguendo le migliori evidenze scientifiche disponibili. Non abbiamo, come Paese, fatto nulla in difformità a quanto raccomandato da Oms ed Ecdc. Abbiamo raggiunto le più alte coperture vaccinali al mondo. Chiunque parli di modello sbagliato deve spiegare ai cittadini quali sarebbero state le conseguenze di modelli alternativi, ammesso che ce ne siano stati di validi».
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