Governo e Parlamento
19 Febbraio 2024I prossimi obiettivi indicati dal ministro della Salute Orazio Schillaci sul palco del Teatro Piccinni di Bari nell'incontro dal titolo 'Un grande impegno per la salute', organizzato dal sottosegretario Marcello Gemmato
“Bisogna da subito investire in prevenzione, vedere la spesa sanitaria non come una spesa ma come un investimento nel futuro della salute dei cittadini e soprattutto sfruttare al meglio i fondi che ci sono del Pnrr per avere finalmente una medicina territoriale affidabile e puntare sulla telemedicina e su tutto ciò che riguarda le nuove possibili terapie''. Questi i prossimi obiettivi indicati dal ministro della Salute Orazio Schillaci sul palco del Teatro Piccinni di Bari nell'incontro dal titolo 'Un grande impegno per la salute', organizzato dal sottosegretario Marcello Gemmato. "Io credo che il nostro Ssn, che rimane uno dei migliori del mondo, abbia bisogno di una revisione perché sono passati 45 anni. Nel frattempo, è cambiato il mondo della salute, c'è tanta innovazione tecnologica che va seguita, soprattutto c’è una popolazione che per fortuna vive di più ma vive spesso affetta da malattie cronico-degenerative”, dichiara. Sui finanziamenti in sanità, non è stato fatto ''nessun taglio dal Governo, ma'' si è puntato alla ‘'valorizzazione del personale sanitario e abbattimento liste d’attesa. L'applicazione dei nuovi criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale (Fsn) per il 2023 ''hanno spostato alle Regioni del Sud 220 milioni di euro'', spiega Gemmato.
Tra le priorità e gli interventi messi in fila dal ministro, i temi dell’Intelligenza artificiale, del Pronto soccorso e delle liste di attesa ma anche la questione medica e delle professioni sanitarie e dell’equità di accesso. "La carenza di personale è un tema sentito nei prossimi tre anni, soprattutto come sapete per quanto riguarda i medici ci sarà la cosiddetta gobba pensionistica. Stiamo lavorando su questo. Vorremmo entro quest'anno abolire il tetto di spesa assunzionale che da anni esiste e che nessuno, da 15 anni ha mai pensato di abolire. Questa è una delle prime intenzioni che abbiamo, sulle quali stiamo lavorando, nel primo giorno che ci siamo insediati al ministero", ha detto il ministro della Salute. "Analogo problema, ancora più grave - ha aggiunto Schillaci - se guardate i dati Ocse, riguarda il personale infermieristico che manca non solo in Italia ma anche negli altri Paesi, come il Giappone e gli Stati Uniti. Quindi credo che lì sarà necessario cercare di far venire i professionisti dall'estero" ma "lavorare anche in modo che il mestiere così importante dell'infermiere venga rivalutato, tenendo conto che oggi sono persone che studiano spesso tre anni o cinque anni e che quindi meritano un'attenzione particolare sia in termini economici che in dimensioni lavorative''. Sulla legge di Bilancio 2024, per quest'anno ''si sommano 3 miliardi di euro ai precedenti 2,3 miliardi già stanziati per un totale di 5,3 - ha elencato il sottosegretario - 4 miliardi di euro per l'anno 2025, si sommano ai 2,6 miliardi già previsti, per un totale di 6,6 miliardi di euro; 4,2 miliardi di euro per l'anno 2026'' si aggiungono ''ai 2,6 miliardi già previsti, per un totale di 6,8 milioni di euro. Fondo sanitario nazionale raggiunge la cifra totale di 134 miliardi di euro per il solo 2024''. Sulle liste d'attesa ''abbiamo spostato lo 0,3% del livello di finanziamento indistinto del Fondo sanitario nazionale per il 2023 e lo 0,4% per il 2024''. Sulla gestione della sanità pubblica ''non abbiamo un approccio ideologico - ha detto Gemmato - perché il privato convenzionato è comunque, per quanto riguarda il cittadino, come se fosse il pubblico: ciò che dobbiamo garantire è l'universalismo del nostro sistema sanitario così come previsto nell'articolo 32 della nostra Costituzione, cioè l'accesso gratuito e veloce alle cure. Al cittadino poco interessa o importa che i quattrini vengano dati dal privato convenzionato e dal pubblico''.
All’evento sono intervenuti molti esponenti del mondo sanitario come Domenico Mantoan, direttore generale Agenas e Annalisa Mandorino segretario generale di Cittadinanzattiva. ''Per venti anni forse di più non si è investito sul Ssn: lo abbiamo gestito, lo abbiamo compresso, era un problema per il Paese perché creava domande, quindi avevamo paura del nostro sistema sanitario. Oggi, invece, abbiamo investimenti su telemedicina, intelligenza artificiale, fascicolo sanitario elettronico. Non solo. I dati sanitari di 60 milioni di abitanti in tempo reale verranno portati nel famoso cloud. Siamo l'unico Paese a fare questo tipo di investimento'', ha detto Mantoan. Anche ''le Regioni hanno fatto tutte una cosa straordinaria, ognuna ha una sua programmazione degli investimenti per i prossimi dieci anni in sanità digitale - ha aggiunto Mantoan - quindi hanno fatto uno sforzo di programmazione che come enti non erano abituate a fare, utilizzeranno aziende per fare software per la gestione a distanza di tante patologie, anche croniche''. "Ovviamente noi riponiamo la nostra speranza sul servizio sanitario nazionale, sia per il futuro ma anche nel presente – aggiunge Mandorino - Sappiamo che ci sono tanti spazi di innovazione e siamo fiduciosi che questa innovazione sarà colta e che ci saranno anche investimenti significativi non solo di risorse economiche ma anche proprio di pensiero, di strumentazioni, di tecnologie a disposizione della sanità". "È ovvio - ha evidenziato - che in questo momento i cittadini spesso si trovano a fare i conti con un presente che ancora manifesta delle criticità, prima tra tutte la grande questione delle liste di attesa sulla quale continuiamo a ricevere segnalazioni e che fortunatamente siamo sicuri che il ministro ha tra le sue priorità e quindi sarà affrontata nel migliore dei modi, ovviamente insieme alle regioni per quanto riguarda la programmazione territoriale".
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