sanità
12 Settembre 2023 Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nomina Rocco Bellantone come “commissario straordinario" dell'Istituto superiore di sanità (Iss) "per un periodo di 6 mesi e comunque fino alla nomina del nuovo presidente". L'indicazione è stata indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nomina Rocco Bellantone come “commissario straordinario" dell'Istituto superiore di sanità (Iss) "per un periodo di 6 mesi e comunque fino alla nomina del nuovo presidente". L'indicazione è stata indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma l'iter di nomina del successore di Silvio Brusaferro, che aveva guidato l'Iss negli anni più duri della pandemia Covid, non è ancora concluso. L'incarico dovrà essere formalizzato con un decreto del Presidente del Consiglio, dopo il parere delle competenti Commissioni parlamentari. "Sono onorato e grato al ministro" della Salute Orazio Schillaci "per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti, ma tengo a sottolineare e a ribadire che c'è un'audizione parlamentare ancora e poi una decisione del Consiglio dei ministri". Che cosa rappresenta l'Istituto superiore di sanità per gli uomini di scienza e di medicina? "La prima parola che mi viene in mente è: un tempio. Un tempio che va difeso e portato a livelli ancora più alti di quelli che già ha". Sono le parole con cui Rocco Bellantone, ex preside della Facoltà di Medicina dell'Università Cattolica di Roma, accoglie l'annuncio che ufficializza la scelta di Schillaci di proporre il suo nome per la presidenza dell'Istituto superiore di sanità (Iss).
Il nome di Bellantone, già preside della Facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica del Sacro Cuore per tre mandati (dal 2010 al 2022), era in ballottaggio con quello di Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Iss. Medico chirurgo endocrinologo, Bellantone è nato a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) nel 1953, specializzandosi in urologia e in chirurgia generale alla Cattolica. Nel 2014 è stato nominato presidente della prima Sezione del Css, il massimo organo consultivo tecnico-scientifico del ministero della salute. Editor e autore di oltre 300 capitoli di trattati di Chirurgia Generale, Bellantone è autore di circa 600 lavori scientifici e ha un H-Index di 49, con 7.167 citazioni. Fa parte dell'International Association of Endocrine Surgery e dell'American Association of Endocrine Surgeons. Ha condotto come primo operatore oltre 20.000 interventi di chirurgia, alcuni dei quali eseguiti per la prima volta al mondo, ed è stato tra i primi in Italia a dare ampio spazio alla Endocrinochirurgia mininvasiva, portando la Mivat, una tecnica di chirurgia endocrina con approccio video-assistito, nelle più prestigiose università del mondo, dal Mount Sinai Hospital (New York) all'Harvard Medical School (Boston). Il lavoro scientifico, però, spiega sul suo sito web, non è tutto: "per essere bravi medici, bisogna prima essere brave persone". Bellantone si dice emozionato, pur ribadendo la necessità di aspettare che il percorso si concluda. “È ovvio che ci speravo, inutile essere ipocriti. In questi quasi 50 anni di carriera penso di aver fatto tante cose e aver dimostrato di saper governare delle istituzioni prestigiose come l'università Cattolica e il policlinico Gemelli e quindi speravo che questo mio curriculum potesse aiutare. Ma, per il resto, massimo rispetto e attesa per quello che sarà il parere delle Commissioni parlamentari e la decisione finale del Consiglio dei ministri". Qualora venisse confermata la proposta del ministro, conclude Bellantone, "il mio compito sarà quello di facilitare il lavoro delle duemila persone che operano in maniera eccellente per la sanità italiana. L'abbiamo visto col Covid, ma non solo: ci sono tante situazioni di grandissima eccellenza in quell'istituto che vanno assolutamente difese".
Torna invece nel suo ruolo di professore ordinario di Igiene all'Università di Udine, Silvio Brusaferro. Diventato familiare agli italiani durante le conferenze stampa della Cabina di monitoraggio del Covid-19, ha salutato i dipendenti dell'istituto, che guidava dal gennaio 2019 ma il suo incarico era 'in prorogatio' dopo la scadenza del mandato a fine luglio. "Sono stati anni 'storici e straordinari', in cui l'Iss è stato chiamato ad un incessante e totalizzante impegno che ha richiesto il contributo di tutte le sue componenti". Con queste parole, contenute in una lettera, Brusaferro si è congedato dall'istituto che ha diretto per 4 anni e mezzo. "Proprio grazie a questo impegno - ha aggiunto - la consapevolezza di quanto sia essenziale la presenza di Iss per tutelare la salute è oggi ancor più diffusa". Con un lungo applauso e parole di riconoscenza per "l'impegno" e l'onesta" i direttori dell'Iss hanno salutato il presidente uscente. In attesa della conclusione della procedura per la nomina del presidente, le redini dell'ente vigilato dal ministero, secondo quanto si apprende, andranno allo stesso Bellantone, che verrà nominato commissario ad interim dell'istituto.
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