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Governo e Parlamento

07 Luglio 2023

Sanità, Schillaci: aumento Fondo sanitario, con risorse da destinare prima agli operatori

Più soldi per il Fondo sanitario nazionale e risorse da destinare subito agli operatori del settore. Lo ha annunciato ieri il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo all’Assemblea di Farmindustria a Roma


Sanità, Schillaci: aumento Fondo sanitario, con risorse da destinare prima agli operatori

Più soldi per il Fondo sanitario nazionale e risorse da destinare subito agli operatori del settore. Lo ha annunciato ieri il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo all’Assemblea di Farmindustria a Roma. “Il Fondo sanitario quest’anno è stato incrementato in maniera importante – ha detto il ministro – a fine mese avremo i primi colloqui con il ministro Giorgietti, chiederemo più soldi per il SSN. Ma oltre ad avere i soldi bisogna spenderli bene”. Tra le priorità del ministro della Salute ci sono gli operatori sanitari. “La prima parte dei soldi che arriveranno devo essere per loro – ha detto Schillaci – Non possiamo continuare a chiedere solo sacrifici. Poi cercheremo di aiutare le regioni che hanno dei grossi problemi che abbiamo ereditato. Il primo è quello dei payback, seguito da quello dei costi del Covid. Su questi temi – ha annunciato il ministro - siamo disponibili ad aiutare le regioni in un dialogo costruttivo”.  



Schillaci, poi, ha teso una mano al presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, che nel suo intervento ha chiesto più risorse per innovazione e sviluppo. “Le sfide che abbiamo oggi – ha spiegato Marcello Cattani - come salute, ambiente e sostenibilità, si vincono con risorse, la ricerca e l’innovazione. Le regole devono essere in grado di accogliere questa innovazione e di accompagnarla. Purtroppo, quello che vediamo in Europa è che molto spesso la politica non ascolta chi deve fare le cose”.  



“Per noi l’innovazione è fondamentale – è stata la risposta del ministro della Salute - Mentre la semplificazione è la grande sfida Italiana in assoluto, perché quando abbiamo la ricerca che va veloce, l’industria che va veloce, e poi la burocrazia che va lenta, non facciamo un buon servizio ai cittadini”. Il ministro Schillaci ha poi aggiunto: “Dobbiamo semplificare i processi per l’industria ma anche per i cittadini, affinché il farmaco arrivi al letto del paziente quanto prima”. Il ministro dell’Università e ricerca, Anna Maria Bernini, ha invece annunciato: “Da settembre avremo 4mila posti in più all’anno a Medicina, e da domani con il ministro Schillaci ci focalizzeremo sulle specializzazioni, cercando di valorizzare i talenti di ciascuno e puntando a più borse di specializzazione tarate sui fabbisogni di salute”. Sul tema dei maggiori investimenti in ricerca e sviluppo è intervenuto anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Uso, che all’assemblea di Farmindustria ha ribadito: “In sede Europea noi siamo il governo più attivo nel far capire che bisogna aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo in Europa. Ricerca e sviluppo in Europa sono cresciute del 4% - ha spiegato Urso - negli Stati Uniti dell’8%, in Cina del 16%. Questo vuol dire che la Cina sta recuperando ed è sempre più competitiva in questo campo. Noi invece dobbiamo sostenere, assolutamente, la nostra industria farmaceutica, che è un orgoglio del made in Italy e che è anche l’industria che investe di più in innovazione nel nostro paese”. Il ministro Urso ha poi annunciato: “Ho promosso insieme al ministro Schillaci un tavolo per l’industria farmaceutica e biomedicale presso il nostro dicastero. Dovrà riunirsi nei prossimi giorni – ha spiegato - per delineare insieme alle imprese una politica industriale assertiva, in sede Italiana e Europea. Questo vuol dire aumentare la capacità di attrattiva di investimenti stranieri. Già diverse multinazionali del settore farmaceutico si sono affacciate al ministero annunciando di voler aumentare gli investimenti proprio in Italia – Ha concluso il ministro delle Imprese e del Made in Italy – Intendiamo lavorare perché l’Italia attragga gli investimenti stranieri”.  



Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, poi, ha puntato il dito sul dossier sulla riforma farmaceutica. “Abbiamo costruito un documento condiviso con i ministeri interessati, Aifa, Farmindustria e tutti gli stakeholders, e lo abbiamo presentato in Europa – ha detto Fitto -C’è la possibilità di lavorare ancora per modificarlo, mentre chiuderlo a fine legislatura della Commissione porrebbe un problema di opportunità politica.  



Francesca Malandrucco 

TAG: PNRR

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