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Farmaci

19 Aprile 2024

Biosimilari, l’associazione europea: ampliare l’accesso alle terapie biologiche

«Una strategia globale sui medicinali biosimilari per l’Europa deve responsabilizzare ulteriormente tutti gli attori del mondo della salute»: sono le richieste di Medicines for Europe al termine della XX Conferenza annuale sui farmaci biosimilari, tenutasi ad Amsterdam: semplificazione e snellimento burocratico


«Una strategia globale sui medicinali biosimilari per l’Europa deve responsabilizzare ulteriormente tutti gli attori del mondo della salute; accelerare la razionalizzazione dei processi regolatori per garantire che i pazienti europei possano accedere ad un più ampio numero di farmaci biologici; affrontare efficacemente le barriere e incoraggiare una sana concorrenza nel settore dei farmaci biologici; sostenere e far crescere gli investimenti dei produttori di biosimilari anche nelle biotecnologie di prossima generazione, in quanto settore sanitario ed economico strategico».

Così, in una nota ufficiale, Medicines for Europe - associazione europea dei produttori di generici, biosimilari e Value Added Medicines, di cui fa parte anche l’Italiana Egualia - conclude la conferenza annuale tenutasi ad Amsterdam.

Quello che le aziende europee del comparto chiedono sono, in sostanza, sono semplificazioni normative, snellimento burocratico e politiche di prezzo intelligenti e lungimiranti per ampliare l’accesso alle terapie biologiche non protette da brevetto che cambiano e salvano la vita a milioni di pazienti europei, riducendo le disuguaglianze di accesso e il peso delle malattie croniche.

«Nel nostro Paese è indispensabile rivedere il meccanismo di governance della spesa farmaceutica per creare un sistema industriale più sostenibile, a partire dal superamento del meccanismo del payback. I biosimilari sono inclusi nel conteggio della spesa, pur rappresentando una spesa virtuosa, un fattore di risparmio. Allo stesso modo andrebbero adottati nelle gare pubbliche parametri di valutazione che oltre al prezzo tengano conto di anche di ulteriori indicatori qualitativi, immaginando magari dei sistemi premianti che consentano alle Regioni di reinvestire parte del risparmio generato in farmaci innovativi e servizi al paziente», afferma Marco Forestiere, vicepresidente di Egualia con delega per i biosimilari.

TAG: BIOSIMILARI, EUROPA

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