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Medicina

23 Settembre 2022

Screening oncologici, più prevenzione per vincere la lotta al cancro. Il nuovo approccio Ue

Nel quadro del piano europeo per la prevenzione e la lotta contro il cancro, la Commissione Europea ha presentato una nuova proposta per aumentare la diffusione degli screening. L'obiettivo della raccomandazione è incentrato sull'individuazione dei tumori in fase precoce grazie all’aumento del numero di screening


Nel quadro del piano europeo per la prevenzione e la lotta contro il cancro, la Commissione Europea ha presentato una nuova proposta per aiutare gli Stati membri ad aumentare la diffusione degli screening. L'obiettivo della raccomandazione è incentrato sull'individuazione dei tumori in fase precoce grazie all’aumento del numero di screening, cercando di includere la maggior parte della popolazione europea a rischio.
La proposta si basa sugli sviluppi e sui dati scientifici più recenti e aiuterà gli Stati membri a garantire che il 90 % della popolazione dell'UE, che soddisfa i requisiti per lo screening del carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto, abbia la possibilità di sottoporvisi entro il 2025. Inoltre, la nuova raccomandazione estende lo screening organizzato per tutta quella parte di popolazione a rischio di carcinoma polmonare, prostatico e, a determinate condizioni, gastrico. Questa proposta, iniziativa faro del piano europeo di lotta contro il cancro, introduce un nuovo approccio dell'UE alle migliori prassi per potenziare gli screening oncologici e sostituisce quello attuale, già in vigore da 20 anni e che necessitava di un aggiornamento urgente. Per l'attuazione è già disponibile un sostegno finanziario che comprende 38,5 milioni di euro, stanziati all’interno del programma "UE per la salute" e 60 milioni di euro nell'ambito del progetto “Orizzonte Europa”. Inoltre, la Commissione proporrà ulteriori finanziamenti a favore degli screening di prevenzione nell'ambito del programma "UE per la salute" per il 2023. Un ulteriore sostegno potrà essere fornito anche da fondi europei regionali, di coesione e sociali.
In sintesi, per agevolare screening più mirati e meno invasivi, la raccomandazione estende il target dello screening del carcinoma della mammella alle donne di età compresa tra i 45 e i 74 anni (rispetto all'attuale fascia di età 50-69 anni); raccomanda che siano effettuati test per il papillomavirus umano (HPV) nelle donne di età compresa tra i 30 e i 65 anni, ogni 5 anni o più, tenendo conto dello stato vaccinale per l'HPV, al fine di individuare il carcinoma della cervice uterina; invita a utilizzare test di triage per il carcinoma del colon-retto nelle persone di età compresa tra i 50 e i 74 anni mediante test immunochimici fecali per determinare la necessità di un follow-up tramite endoscopia/colonoscopia. Inoltre, è sottolineata una estensione organizzata di screening a target per il carcinoma polmonare nei forti fumatori e negli ex fumatori di età compresa tra i 50 e i 75 anni; per il carcinoma prostatico negli uomini fino a 70 anni sulla base dell'analisi dell'antigene prostatico specifico e tomografia computerizzata a risonanza magnetica nucleare (MRI) come follow-up; per l'Helicobacter pylori e sorveglianza delle lesioni precancerose dello stomaco in tutte quelle regioni che presentano tassi di incidenza e di mortalità elevati per il carcinoma gastrico.
Infine, la proposta presta particolare attenzione alla parità di accesso allo screening, oltre alle necessità in determinati gruppi socioeconomici, delle persone con disabilità e di chi vive in zone rurali o isolate. Sarà importante garantire procedure diagnostiche adeguate e tempestive, terapia, sostegno psicologico e assistenza successiva. Sarà inoltre previsto un monitoraggio sistematico e regolare dei programmi di screening attraverso il sistema europeo d'informazione sul cancro e il registro delle disuguaglianze.
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato che “secondo le stime, nel 2020 è stato diagnosticato un cancro a 2,7 milioni di persone che vivono nell'UE e oltre 1,3 milioni di persone hanno perso la vita a causa di questa malattia. Sappiamo che la diagnosi precoce salva vite umane e migliora la qualità della vita. Oggi, nell'ambito del piano europeo di lotta contro il cancro, stiamo definendo un nuovo corso per lo screening contro i tumori nell'UE.  Con le nostre nuove proposte il programma europeo di screening garantirà la copertura di tipi di tumori che, messi insieme, rappresentano quasi il 55 % di tutti i nuovi casi diagnosticati ogni anno nell'UE. Le nostre nuove raccomandazioni, basate su dati scientifici e sull'eccellenza sviluppata nella ricerca sul cancro degli ultimi 20 anni, rafforzeranno la nostra azione in tutta l'UE e ci consentiranno di agire tempestivamente, colmando le lacune create dall'impatto del COVID-19 nel campo della diagnosi e delle cure oncologiche. Insieme possiamo fare la differenza nella lotta contro i tumori."

Cristoforo Zervos

TAG: EUROPA, ONCOLOGIA

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