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05 Giugno 2023

Con farmaci biosimilari risparmi fino a 250 milioni l’anno. Il report Aifa

Solo nel 2022, grazie ai farmaci biosimilari, ovvero biologici a brevetto scaduto, si stima che il Servizio Sanitario Nazionale abbia risparmiato dai 60 ai 250 milioni di euro. Lo indica un'analisi dell'Agenzia italiana del farmaco


Con farmaci biosimilari risparmi fino a 250 milioni l’anno. Il report Aifa

Solo nel 2022, grazie ai farmaci biosimilari, ovvero biologici a brevetto scaduto, si stima che il Servizio Sanitario Nazionale abbia risparmiato dai 60 ai 250 milioni di euro. Lo indica un'analisi dell'Agenzia italiana del farmaco, che ha considerato diversi scenari e ha individuato adalimumab, il monoclonale utilizzato per trattare l'artrite, come il medicinale biologico che offre il maggior margine di risparmio rispetto all'uso dell'originator.

"L'introduzione sul mercato di farmaci biosimilari – spiega Aifa - rappresenta una importante occasione di efficientamento economico della spesa sanitaria senza compromettere le garanzie di efficacia e sicurezza che rimangono il cardine dell'assistenza farmaceutica".
A livello nazionale, considerando l'andamento dei consumi nel periodo gennaio 2021-dicembre 2022, si osserva un uso prevalente del biosimilare (nel 2022 valori superiori all'80%) per molti dei medicinali, come anticorpi monoclonali, fattori di crescita. L'incidenza del consumo però è eterogenea, con regioni in cui resta molto bassa o addirittura nulla e altre in cui è molto alta.
Andando nel dettaglio delle singole molecole, per il periodo gennaio-dicembre 2022, tra gli anti-TNF alfa (usati per il trattamento di malattie autoimmuni) che hanno perso il brevetto, si registra un'incidenza del consumo di biosimilare a livello nazionale molto alta: 86% per adalimumab, 80% per etanercept e 95% per infliximab.
Per trastuzumab, anticorpo monoclonale usato per trattare alcuni tipi di carcinoma mammario, il consumo del biosimilare raggiunge il 99%, con una distribuzione omogenea in tutte le regioni, tranne il Molise. Per le eparine, farmaci anticoagulanti è al 70% mentre per i fattori di crescita filgrastim e pegfilgrastim è pari a 98% e 86% rispettivamente.

TAG: FARMACEUTICA

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