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Innovazione

09 Ottobre 2025

Università di Milano, i dieci anni del Centro per la Complessità e i Biosistemi

La missione del CC&B è comprendere i processi cellulari, l’organizzazione degli organismi, le dinamiche sociali e il comportamento dei materiali. L’approccio interdisciplinare consente di affrontare i dati scientifici secondo la visione “One Health”


Conferenza 10anniCCB

Il Centro per la Complessità e i Biosistemi (CC&B) dell’Università degli Studi di Milano ha celebrato i suoi dieci anni di attività con un evento ospitato dall’Assessorato all’Università, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, che ne ha riconosciuto il valore scientifico e l’impatto territoriale. Fondato nel 2015 da Caterina La Porta, Stefano Zapperi e Sebastiano Vigna, il centro integra fisica, biologia e informatica nello studio dei sistemi complessi applicati alla salute, all’ambiente e ai materiali.

La missione del CC&B è comprendere i processi cellulari, l’organizzazione degli organismi, le dinamiche sociali e il comportamento dei materiali. L’approccio interdisciplinare adottato consente di affrontare la crescente quantità di dati scientifici in un’ottica di sostenibilità e salute integrata, secondo la visione “One Health”.

Nel corso del decennio, il centro ha sviluppato algoritmi per la medicina di precisione, modelli per l’analisi dei dati ambientali e progetti di ricerca in settori che spaziano dall’edilizia sostenibile all’agricoltura intelligente. Tra le iniziative più recenti figurano:

  • ARIADNE, algoritmo basato su intelligenza artificiale capace di prevedere la risposta dei tumori al seno triplo negativo all’immunoterapia, sviluppato insieme allo spinoff universitario Complexdata;
  • ARCHIBIOFOAM, biomateriale espanso e reattivo studiato per applicazioni edilizie sostenibili;
  • BRAIN2MUSIC, tecnologia che utilizza l’elettroencefalografia per creare musica personalizzata in grado di ridurre ansia e stress;
  • STELLA, algoritmo che analizza le interazioni del microbioma umano e del suolo, recentemente applicato in uno studio in collaborazione con PizzaAut.

“Affrontare la complessità significa unire competenze diverse per generare soluzioni nuove” ha spiegato Stefano Zapperi, professore di fisica teorica della Statale. Per Caterina La Porta, professoressa di patologia generale, “l’immunoterapia è la nuova frontiera nella cura dei tumori, ma servono strumenti per identificare i pazienti che ne traggono beneficio. Il test ARIADNE rappresenta una risposta concreta a questa esigenza”.

L’assessore regionale Alessandro Fermi ha ricordato il ruolo del centro nel promuovere “una comunità scientifica capace di intrecciare discipline e innovazione per rispondere a problemi complessi, dalla salute ambientale all’economia circolare”.

Con la nuova identità visiva e il sito rinnovato (www.complexitybiosystems.it), il Centro per la Complessità e i Biosistemi guarda ai prossimi dieci anni come a una sfida di ricerca sostenibile, impatto sociale e innovazione interdisciplinare.

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