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Formazione

18 Marzo 2025

Formazione, nasce in Lombardia Health Ecole. Ecco di cosa si tratta

Presentata a Milano “HealthEcole - Scuola di Sanità”, hub di formazione e dialogo per rispondere alle sfide del sistema sanitario lombardo, con l’obiettivo di supportare lo sviluppo strategico del sistema sanitario regionale


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Nell’alveo di Assolombarda, associazione industriale che fa capo a Confindustria, nasce Health Ecole, luogo di formazione e di incontro tra stakeholder istituzionali e professionisti che operano nella filiera della salute in Lombardia, con l’obiettivo di supportare lo sviluppo strategico del sistema sanitario regionale. Il progetto è promosso da Ecole-Enti confindustriali lombardi per l’education, che, come ricorda il presidente Alvise Biffi, «ogni anno forma circa 2.000 professionisti della sanità lombarda, avvalendosi della collaborazione di una Faculty di oltre 300 tra professori universitari, formatori e consulenti del settore. L’obiettivo di questa nuova realtà sarà quello di rispondere in maniera sempre più pratica e puntale alle necessità formative di sistema di tutta la filiera della salute, da un parte, offrendo percorsi innovativi e personalizzati che consentano ai professionisti di rimanere aggiornati sulle ultime evoluzioni e acquisire competenze specialistiche, dall’altra, creando un ambiente di dialogo e scambio tra i rappresentanti istituzionali e i professionisti del settore per la nascita di collaborazioni e sinergie, oltre che la possibilità di benchmark con altre realtà »

Tra le iniziative in programma per il 2025, ricorda Lorenzo Minetti, responsabile di Health Ecolel’ormai tradizionale Forum Sanità Futura che - articolato in alcuni incontri tra stakeholder - culminerà, il 6 novembre prossimo, nel convegno incentrato, in particolare, sui temi dell’Health technology assesment e della sanità integrativa; ai primi di aprile previsto un workshop su Intelligenza artificiale e cybersecurity. In programma anche corsi di formazione per Operatori socio sanitari (Oss) e Ausiliari socio assistenziali (Asa) e un corso executive per delegati di aziende del settore life science che hanno rapporti con le istituzioni.

Melazzini: individuare professionalità adeguate

Già assessore alla Salute di Regione Lombardia e oggi dg Welfare Mario Melazzini vede in Ecole Sanità un ulteriore strumento per «motivare le professionalità che, in ambito sanitario, permettono un efficace funzionamento della macchina amministrativa. Particolare attenzione va rivolta alle competenze, oggi più che mai necessarie, sul risk management e alla necessità di formare addetti alle Human Resources in grado di individuare skill davvero utili alla struttura regionale». Parlando più in generale, Melazzini sollecita una «sinergia competitiva» tra i vari stakeholder operanti in regione e indica nella salute mentale e nel disagio giovanile due grandi sfide di salute pubblica, senza dimenticare quel presidio del territorio che deve essere assicurato da Medici di medicina generale pediatri di libera scelta».

Monti: nuova ottica sulla medicina del territorio

Sulla questione degli Mmg torna Emanuele Monti, presidente della IX Commissione Sostenibilità Sociale, Casa, Salute di Regione Lombardia, nonché membro del Cda di Aifa: «La medicina del territorio è fondamentale ma il dibattito in corso sulla necessità o meno di assumere i Medici di medicina generale è mal posto. Così come non ha molto senso la polemica sulla qualità dei servizi forniti dalle farmacie rispetto a quelli offerti dalla tradizionale diagnostica. Occorre una visione della salute pubblica - divenuta nel post Covid una priorità per tutti i cittadini - che non sia più vincolata alla logica dei silos. Contano i modelli organizzativi, la programmazione, il coinvolgimento e della sinergia tra tutti gli attori della filiera sanitaria. In questo senso Health Ecole fornisce un supporto cruciale, stimolando riflessioni tecniche e promuovendo un approccio multidisciplinare». E in tema di sinergie Monti ricorda che «Aifa ha appena avviato una consultazione pubblica per raccogliere i pareri sul documento elaborato dalla Commissione scientifico-economica relativo all’attuazione del fondo per i farmaci innovativi. Questo fondo, riconosciuto a livello internazionale come un modello per l’accesso, l’innovazione e la ricerca, è stato recentemente potenziato con un ulteriore stanziamento di 300 milioni di euro nella ultima legge finanziaria. L’obiettivo è raccogliere le proposte che emergeranno dalla consultazione per promuovere un dialogo aperto su temi fondamentali, quali la salute dei cittadini, le opportunità per le imprese e l’attrattività dell’Italia, e in particolare della Lombardia, nel settore biotech».

Giuseppe Tandoi

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