Regioni
01 Luglio 2024Nel Lazio, le maggiori società diabetologiche hanno lavorato insieme alla Regione per giungere alla fornitura gratuita del dispositivo che permette l’automonitoraggio istantaneo della glicemia. La Regione è fra le prime ad applicare le Linee prescrittive dei presidi di monitoraggio glicemico che estendono la diffusione del dispositivo anche ai pazienti con diabete di tipo 2
Nel Lazio, la Società italiana di diabetologia (Sid), l’Associazione medici diabetologi (Amd), la Federazione delle associazioni dei pazienti, Federdiabete Lazio, hanno lavorato insieme alla Regione per giungere alla fornitura gratuita, per i pazienti affetti dalla malattia di tipo 1 e 2, del dispositivo tecnologico che permette l’automonitoraggio istantaneo della glicemia, in grado di sostituire la puntura del dito.
Grazie alla determina regionale del 7 giugno scorso, firmata da Andrea Urbani, direttore della direzione salute e integrazione sociosanitaria, su proposta di Marzia Mensurati, dirigente dell'area farmaci e dispositivi, nel territorio verranno applicate le Linee prescrittive dei presidi per il monitoraggio glicemico, approvate lo scorso maggio, e nello specifico, saranno estesi i criteri di rimborso dei nuovi dispositivi per tutte le persone con diabete di tipo 2, trattate con insulina (qualsiasi dosaggio o numero di iniezioni), e l’uso dei sensori (due durante l’anno) per i pazienti ad alto rischio cardio-vascolare. La prescrizione dei dispositivi sarà effettuata esclusivamente dai diabetologi e dagli specialisti in endocrinologia diabetologica, abilitati sulla piattaforma (web-care) e sottoposta a verifica del farmacista ospedaliero. La novità è stata presentata a Roma, nella sede della Sid.
Best practice per altre Regioni
Una buona pratica, quella in procinto di essere adottata nel Lazio, che potrebbe essere emulata da altre Regioni, secondo i referenti nazionali e regionali di Sid e Amd. “La nuova determina regionale – spiega la presidente eletta della Sid, Raffaella Buzzetti – rappresenta un significativo passo in avanti nella cura del diabete. La Regione Lazio si pone tra le regioni certamente più all'avanguardia nel processo di cura del diabete nell’ottica della prevenzione delle sue complicanze".
Obiettivo della determina, oggi, come ricorda Vincenzo Fiore, presidente della Amd Lazio, “è promuovere l’accesso equo a questi nuovi strumenti per una sempre migliore gestione quotidiana della malattia. È importante sfruttare questa opportunità, trasformando il primato normativo raggiunto dalla Regione Lazio in un vantaggio clinico e in un nuovo approccio gestionale a beneficio della salute delle persone con diabete”.
Per Riccardo Candido, presidente nazionale della Amd, "I dati della letteratura sui benefici di questi devices per le persone con diabete tipo 2, a terapia non insulinica, sono ancora pochi. L'auspicio è che dall’esperienza pilota della Regione Lazio possano essere raccolti dati utili alla pratica clinica, affinché anche altre Regioni possano seguire l'esempio”.
Monitoraggio per allontanare i rischi
“Il controllo glicemico è la base con cui curiamo le persone con diabete. Oggi abbiamo la possibilità di monitorare la glicemia durante la giornata, soprattutto le escursioni glicemiche che possono determinare i danni vasali alla base delle malattie cardiovascolari”, spiega Nicola Napoli, presidente di Sid Lazio. Con questi dispositivi “ci aspettiamo – prosegue – sicuramente una riduzione delle ipoglicemie che sono alla base anche delle cadute negli anziani, a rischio di fratture e di fragilità. Quindi è importante estendere a tutti i nostri pazienti, giovani e anziani, la possibilità di monitorare le glicemie in qualsiasi momento della giornata. Perché evitando le ipoglicemie o le iperglicemie noi non solo miglioriamo la qualità della vita del paziente, ma scongiuriamo le complicanze croniche, non solo cardiovascolari”.
Adesione alle terapie
“Il diabete – afferma Marzia Mensurati, dirigente dell'area farmaci e dispositivi della Regione Lazio – è una patologia complessa per la quale ora abbiamo tutta una serie di tecnologie che ci possono dare una mano: quella dei sensori per la rilevazione della glicemia, che la Regione Lazio ha inteso garantire a un più ampio numero di persone, è una di queste perché aiuta il paziente a capire come varia la glicemia nel tempo, anche in relazione a quello che mangia, quindi quali sono anche le abitudini alimentari che deve tenere, oltre al fatto di poter scongiurare delle ipoglicemie inavvertite. È opportuno sottolineare – continua Mensurati - la disponibilità di nuovi farmaci che sono le incretine e gliflozine che segnano proprio una svolta nel trattamento del diabete perché hanno effetti cardio e nefroprotettivi. Abbiamo molta disponibilità tecnologica, ma vorremmo anche sottolineare l'importanza che ha la corretta adesione alla terapia da parte del paziente, perché niente cura un paziente se non il farmaco giusto preso al momento giusto e l'utilizzo delle tecnologie in modo corretto e funzionale alla corretta gestione del proprio trattamento clinico”.
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