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08 Maggio 2024AstraZeneca ha annunciato di aver avviato il ritiro mondiale del suo vaccino contro il Covid-19. L'azienda farmaceutica ha aggiunto anche che procederà al ritiro delle autorizzazioni all'immissione in commercio del Vaxzevria in Europa
AstraZeneca ha annunciato di aver avviato il ritiro mondiale del suo vaccino contro il Covid-19. L'azienda farmaceutica ha aggiunto anche che procederà al ritiro delle autorizzazioni all'immissione in commercio del Vaxzevria in Europa.
L’azienda ha motivato il ritiro con la mancanza di domanda e l'eccedenza di vaccini attualmente disponibili sul mercato: «Poiché sono stati sviluppati numerosi vaccini aggiornati per le varianti Covid-19, ora c'è un surplus di formulazioni disponibili. Ciò ha causato una diminuzione della domanda di Vaxzervria, che non viene più prodotto né fornito».
"Secondo stime indipendenti, solo nel primo anno di utilizzo" del vaccino Vaxzevria "sono state salvate oltre 6,5 milioni di vite umane e sono state fornite oltre 3 miliardi di dosi a livello globale", sottolinea AstraZeneca in una dichiarazione riportata dal quotidiano britannico 'Telegraph'. "I nostri sforzi - evidenzia il gruppo - sono stati riconosciuti dai governi di tutto il mondo e sono ampiamente ritenuti una componente chiave" che ha contribuito a "porre fine alla pandemia" di Covid. "Ora lavoreremo con le autorità regolatorie e i nostri partner per allinearci su un chiaro percorso da seguire per concludere questo capitolo".
Vaxzevria, vaccino adenovirale in due dosi indicato dai 18 anni in su, autorizzato in quanto "efficace e sicuro", è stato al centro delle cronache per il rischio di una grave complicanza rara (l'Agenzia europea del farmaco Ema la indicava fra gli effetti avversi che possono insorgere in un caso su 10mila) detta sindrome da trombosi con trombocitopenia o Tts. L'eventualità che il vaccino possa, in casi molto rari, essere un fattore scatenante di Tts era indicata nelle informazioni di prodotto disponibili al pubblico, aggiornate in questo senso nell'aprile 2021 con l'approvazione dell'Agenzia del farmaco inglese Mhra.
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