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Pharma

20 Febbraio 2024

Farmaceutica, in Campania settore strategico. Cattani: Punta di diamante del Mezzogiorno

Oltre 4 mld di € di esportazioni nei primi 9 mesi del 2023, l’80% dell’export hi-tech e il 26% di quello manifatturiero della regione. E più di 2.000 addetti diretti e oltre 4 mila considerando anche l’indotto. I numeri dell’industria farmaceutica in Campania


Farmaceutica, in Campania settore strategico. Cattani: Punta di diamante del Mezzogiorno

L’industria farmaceutica in Campania ha prodotto oltre 4 miliardi di euro di esportazioni nei primi 9 mesi del 2023, l’80% dell’export hi-tech e il 26% di quello manifatturiero della regione. Questi solo alcuni dei dati presentati oggi nel corso del roadshow di Farmindustria “Innovazione e Produzione di Valore. L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non può perdere”, a Torre Annunziata presso il Polo produttivo di Novartis Farma. Dati che dimostrano come “la Campania è una punta di diamante dell’industria farmaceutica nel Mezzogiorno. Lo dimostra la presenza sul territorio di aziende grandi, medie, piccole che rappresentano al meglio il made in Italy, con quello sguardo al futuro e quella creatività che da sempre contraddistinguono la nostra Nazione”, afferma Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, nel corso dell’evento.

Si occupano del settore più di 2mila addetti diretti, un terzo del totale dell’occupazione farmaceutica del Sud Italia, e oltre 4 mila considerando anche l’indotto. L’export della Regione è più che quintuplicato tra il 2018 e il 2023: +475%. Con partner commerciali a livello globale: Svizzera, Big UE, Stati Uniti, Sud Corea, Cina, Arabia Saudita. “Le imprese farmaceutiche vogliono continuare a far crescere il Paese. Sono un cuore pulsante dell’economia e della salute. Lo dimostra l’incremento dell’export, che secondo l’Istat ha superato i 49 miliardi di euro nel 2023, con una produzione di oltre 50 miliardi. È il dato più alto di sempre, con una crescita di quasi il 3% rispetto al 2022 e di quasi il 90% negli ultimi 5 anni. Un record. Così come da record è la crescita del saldo estero, che ha raggiunto i 10,7 miliardi di euro”, spiega Cattani. Napoli, poi, a livello nazionale, è al 4° posto nel 2023 nel ranking provinciale per valore dell’export farmaceutico. Sono 14 le aziende presenti in Campania, sia a capitale estero sia a capitale nazionale, che si occupano di Ricerca e Sviluppo e di produzione. Un settore strategico non solo per la salute e la sicurezza dei cittadini, ma anche per l’economia dei territori in cui le imprese farmaceutiche operano.  “L’industria farmaceutica pesa oggi l’8,2% del totale manifatturiero per le esportazioni, che nel 2023 – aggiunge - è stato stabile; quindi, senza l’apporto delle nostre imprese sarebbe calato”.

Viviamo un momento “di grande competizione a livello globale. Tra il 2023 e il 2028 saranno investiti in R&S circa 1.700 miliardi di dollari, e altrettanti in produzione. Nel 2023 i farmaci approvati dall’FDA (l’Agenzia regolatoria americana) sono stati 55, mentre nei 4 anni precedenti la media è stata di 49. Con una pipeline di medicinali in sviluppo nel mondo che oggi è già di oltre 21.000”, spiega. Ma Cattani precisa: “Un’accelerazione che in Europa viene frenata da politiche ideologiche e antindustriali con un approccio che considera la salute dei cittadini solo come un costo. E dall’aumento negli ultimi 2 anni del 30% dei costi industriali che è strutturale e quindi rende molto difficile la sostenibilità delle produzioni. Senza dimenticare poi la difficoltà di trovare le competenze necessarie per affrontare le sfide sempre più tecnologiche e digitali dei prossimi anni”. “La nostra industria può ancora dare un contributo straordinario all’Italia e rafforzare la sua leadership in UE. In termini di ricerca nelle Life Sciences, di produzione e di export, di crescita economica, di sviluppo dei territori e della filiera. Ma soprattutto in termini di benefici per i Pazienti a cui deve essere però garantito un accesso equo e omogeneo ai trattamenti, eliminando le differenze regionali ancora presenti”, conclude il Presidente di Farmindustria.

TAG: FARMACEUTICA

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