Medicina
22 Maggio 2023 "La giornata di oggi è fondamentale per evidenziare i bisogni dei pazienti oncologici e confermare l'impegno dell'industria farmaceutica nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci antitumorali e continueremo ad impegnarci per un futuro senza cancro". A dirlo in una nota il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani
"La giornata di oggi è fondamentale per evidenziare i bisogni dei pazienti oncologici e confermare l'impegno dell'industria farmaceutica nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci antitumorali e continueremo ad impegnarci per un futuro senza cancro". A dirlo in una nota il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, in occasione della XVIII Giornata nazionale del Malato Oncologico che si è celebrata come ogni anno la terza domenica di maggio.
"Il progresso nel campo della ricerca oncologica – sottolinea Cattani - ha portato a una maggiore comprensione delle cause genetiche e molecolari dei tumori, potenziando notevolmente la diagnosi precoce e la terapia mirata. Grazie a questi progressi, molti pazienti affetti da cancro possono beneficiare di cure più efficaci e con minori effetti collaterali, migliorando la loro qualità di vita e aumentando la sopravvivenza". Sono oltre 8.000 i farmaci attualmente in fase di ricerca e sviluppo a livello globale, secondo i dati Citeline 2023.
In Italia gli studi clinici, secondo un'indagine Altems, sono circa mille, di cui la metà in oncologia. Studi che, oltre a garantire l'accesso alle nuove cure ai cittadini, permettono risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale. "Ogni euro investito dalle aziende in quest'area produce infatti un beneficio complessivo per il Servizio sanitario nazionale di 3,35 euro" sottolinea Farmindustria.
"Si può fare ancora di più: perfezionando gli stili di vita, puntando sulle diagnosi precoci e assicurando un accesso alle cure rapido, equo ed omogeneo. Il malato oncologico, anche dopo la guarigione - dice Cattani - ha bisogno di un'assistenza multidisciplinare e multidimensionale, che riguarda non solo lui, ma l'insieme dei suoi caregiver. In questo senso va il Piano Oncologico Nazionale, sviluppato secondo un approccio globale e intersettoriale". Senza dimenticare il necessario rafforzamento del network pubblico-privato, il potenziamento dei servizi come la medicina di prossimità, di telemedicina, di connected care e delle applicazioni delle tecnologie digitali. A supporto dell'assistenza e del lavoro di ricercatori, medici e tutto il personale sanitario.
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