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Telemedicina

10 Novembre 2025

Telemedicina, Cicchetti (Agenas): la tecnologia deve cambiare i processi

Il commissario straordinario di Agenas Americo Cicchetti chiarisce il ruolo dei modelli orientativi per la telemedicina e l’avvio della sperimentazione dell’intelligenza artificiale nel territorio


news Cicchetti big

“Questi documenti sono tasselli dell’avvio dell’utilizzo in maniera sistematica delle infrastrutture regionali di telemedicina”. A sottolinearlo Americo Cicchetti, commissario straordinario di Agenas, nell’intervista rilasciata a Sanità33 a seguito della pubblicazione dei modelli orientativi per teleconsulto, televisita, telemonitoraggio e telecontrollo.



Secondo Cicchetti, l’obiettivo non è definire standard rigidi, ma fornire indicazioni per accompagnare operatori e organizzazioni in un contesto in evoluzione. “Le linee orientano e chiariscono, ma servono anche a formare gli operatori a uno scenario nuovo. Lo spazio organizzativo delle Regioni resta salvaguardato”. La telemedicina viene quindi inserita come componente che completa i percorsi diagnostico-terapeutici già esistenti, potenziando la capacità operativa delle reti territoriali.

Nel quadro del Piano per la Sanità Digitale, la piattaforma nazionale rappresenta l’infrastruttura abilitante che coordina le soluzioni regionali. Questo asset, ha sottolineato Cicchetti, non riguarda solo l’erogazione delle prestazioni, ma anche la gestione e la valorizzazione dei dati sanitari, con un collegamento diretto allo European Health Data Space. “Il sottoprodotto cruciale è quello dei dati, che aprirà opportunità assistenziali, di ricerca e innovazione. Agenas è stata individuata come Agenzia per la Sanità Digitale e come interfaccia con il sistema europeo”.

Un ulteriore elemento richiamato da Cicchetti riguarda la sperimentazione dell’intelligenza artificiale nella medicina generale. Il progetto prevede il coinvolgimento di aziende sanitarie selezionate dalle Regioni e di quindici medici di famiglia che testeranno una piattaforma di supporto alla presa in carico dei pazienti cronici. “La soluzione, basata su una knowledge base che raccoglie linee guida e protocolli nazionali, sarà disponibile nei primi mesi del prossimo anno. I medici di famiglia sono stati coinvolti fin dalle prime fasi”. La valutazione degli esiti è prevista nella seconda parte del prossimo anno.

Cicchetti ha inoltre richiamato la necessità di accompagnare la digitalizzazione con una trasformazione organizzativa. “La tecnologia ha valore solo se cambia i processi. Continuare a lavorare con i modelli utilizzati finora sarebbe un fallimento”. Il riferimento riguarda la costruzione di percorsi multidisciplinari, l’uso ordinario della telemedicina e il possibile superamento di alcuni standard organizzativi consolidati. “Dovrà diventare routine. Il coinvolgimento degli operatori sarà il facilitatore del cambiamento”.

Per Cicchetti, il sistema è già in movimento. “In molte reti cliniche la tecnologia è già parte del lavoro quotidiano. La diffusione sarà progressiva, con velocità diverse, ma gli effetti dell’investimento sono già visibili”.

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