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24 Novembre 2025

Manovra, il Ministero della Salute si oppone all’emendamento sulla responsabilità professionale

Il Ministero della Salute Orazio Schillaci esprime parere contrario all’emendamento che attribuisce ai medici la responsabilità primaria dei danni ai pazienti


linee guida responsabilita medica

Il Ministero della Salute esprimerà parere contrario all’emendamento alla manovra che prevede di attribuire ai medici la responsabilità civile primaria in caso di danni ai pazienti. La decisione arriva tramite una nota ufficiale, che definisce adeguato l’attuale quadro normativo e richiama la recente disciplina sulla colpa grave come elemento già integrato nell’ordinamento. Secondo il Ministero, la proposta modifica l’impianto costruito negli ultimi anni e si pone in contrasto con il percorso avviato dal Ministro Orazio Schillaci sulla responsabilità medica.

L’emendamento, firmato da Micaela Biancofiore, stabilisce che l’esercente la professione sanitaria risponda direttamente a titolo di responsabilità contrattuale per i danni al paziente. La struttura sanitaria o sociosanitaria, pubblica o privata, sarebbe chiamata a rispondere solo nei casi in cui non abbia garantito un’adeguata organizzazione del servizio, non abbia fornito dispositivi e attrezzature idonei o sia priva delle autorizzazioni necessarie. La modifica invertirebbe uno dei cardini della Legge Gelli-Bianco del 2017, che assegna alla struttura la responsabilità contrattuale primaria, mentre il professionista risponde in sede extracontrattuale.

La proposta ha generato una forte opposizione da parte della Federazione nazionale degli Ordini dei medici. Il presidente Filippo Anelli definisce la misura un passo indietro di “anni luce”, sottolineando che l’emendamento cancellerebbe di fatto la legislazione costruita nell’ultimo decennio e renderebbe i medici i principali destinatari delle richieste di risarcimento. Secondo la Fnomceo, il nuovo assetto aumenterebbe il rischio di contenzioso individuale e potrebbe spingere professionisti e personale sanitario a cercare soluzioni lavorative all’estero.

Una posizione altrettanto critica proviene dai sindacati medici Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, che parlano di un “attacco frontale alla categoria”. Le organizzazioni indicano una contraddizione tra l’ipotesi di introduzione di uno scudo penale, annunciato nei mesi scorsi, e la nuova impostazione che rialloca la responsabilità direttamente sul medico, riducendo il ruolo delle strutture nelle dinamiche risarcitorie. Anche la Fp Cgil esprime preoccupazione per il rischio che responsabilità organizzative e gestionali possano essere trasferite sui singoli professionisti.

L’autrice dell’emendamento difende invece la proposta sostenendo che la modifica tutelerebbe sia i medici sia i cittadini. Biancofiore richiama casi di errori clinici gravi per motivare la necessità di individuare un livello di responsabilità diretto nei confronti del professionista. Secondo la deputata, la misura avrebbe l’obiettivo di rispondere a situazioni in cui le attuali norme non garantirebbero, a suo giudizio, adeguata tutela ai pazienti.

La posizione ufficiale del Ministero della Salute, tuttavia, conferma l’intenzione di mantenere il quadro attuale, riaffermando la centralità della Legge Gelli-Bianco e delle successive integrazioni sul tema della colpa grave.

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