G7 Salute
11 Ottobre 2024Dal sostegno umanitario a Gaza al fondo antipandemie, dall’intelligenza artificiale all’antibiotico resistenza. C’è questo e tanto altro nel documento finale congiunto dei ministri della Salute del G7
Dal sostegno umanitario a Gaza al fondo antipandemie, dall’intelligenza artificiale all’antibiotico resistenza. C’è questo e tanto altro nel documento finale congiunto dei ministri della Salute del G7, pubblicato al termine del vertice di Ancona. "Chiediamo un sostegno continuo al Fondo pandemico, compresa l'espansione della base dei donatori, con il sostegno di nuovi donatori, le filantropie e il settore privato. Chiediamo nuovi impegni per il Fondo pandemico per almeno 2 miliardi di dollari nei prossimi due anni e almeno un importo equivalente in cofinanziamento al fine di sostenere l'attuazione del Fondo pandemico a medio termine del Piano strategico 2024-2029". È l'appello dei ministri del G7 Salute. "Continuiamo a sostenere gli sforzi dell'alleanza Gavi - si legge inoltre nel documento - per vaccinare 500 milioni di bambini in più entro il 2030 e salvarne oltre 8 milioni di vite".
"Ribadiamo la nostra più forte condanna dei brutali attacchi terroristici condotti da Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023. Deploriamo tutte le perdite di vite umane e siamo profondamente preoccupati per l'impatto del conflitto sui civili a Gaza e nella regione, che necessitano di interventi efficaci, assistenza umanitaria e accesso al cibo. Ribadiamo l'assoluta necessità che la popolazione civile di Gaza sia protetta e l'accesso umanitario deve essere completo, rapido, sicuro e senza ostacoli, come questione di assoluta priorità". Così i ministri della Salute del G7. "Siamo anche profondamente preoccupati - si legge nel documento finale congiunto - per la situazione in Libano. Rimaniamo seriamente preoccupati anche sui conflitti armati che ancora colpiscono molti altri paesi, come ad esempio il Sudan. Invitiamo le parti ad adottare misure attive per ridurre le tensioni e garantire la sicurezza di tutti i civili, compreso il personale umanitario". "Condanniamo con la massima fermezza - si evidenzia ancora nel documento finale - l'illegalità e l'ingiustificabilità della Russia e la guerra di aggressione immotivata contro l'Ucraina, che ha causato impatti devastanti per il popolo ucraino, compreso lo sfollamento di massa e un grave bisogno umanitario. Sottolineiamo le significative interruzioni del sistema sanitario ucraino. Ci impegniamo a sostenere il governo dell'Ucraina nel suo continuo impegno per proteggere la salute dei cittadini".
"Lo sviluppo e la diffusione incontrollati e non regolamentati di sistemi di intelligenza artificiale nel settore sanitario possono comportare gravi rischi per gli operatori sanitari e i pazienti. Questo è il motivo per cui i quadri giuridici sono stati aggiornati o sviluppati incorporando i principi dell'Ocse sull'Ia, che promuovono un uso dell'Ia che sia innovativo e affidabile e che rispetti i diritti umani e i valori democratici", si legge nel documento finale dedicato all'Ia. "Sosteniamo lo sviluppo e l'utilizzo di sistemi di Ia sicuri, trasparenti, tracciabili, incentrati sull'uomo, affidabili, non discriminatori e rispettosi dell'ambiente; si dovrebbe favorire l'incorporazione dei principi di valutazione delle tecnologie sanitarie per la validazione dell'Ia e promuovere le agenzie di Hta affinché siano meglio preparate a valutare l'utilizzo delle risorse pubbliche nelle applicazioni dei sistemi di Ia all'assistenza sanitaria - si legge nel documento - Riteniamo inoltre che un attento monitoraggio e sorveglianza della sicurezza post-commercializzazione sia fondamentale, considerando la natura specifica del software basato sull'intelligenza artificiale".
Il finanziamento di 21 milioni di dollari nel prossimo triennio sarà "a favore di Carb-X, una partnership globale senza scopo di lucro che sostiene lo sviluppo di nuovi antibiotici. E questa è una scelta concreta. Gli obiettivi senza risorse in questo caso sono difficilmente raggiungibili", ha spiegato il ministro Orazio Schillaci nella conferenza stampa finale del G7 Salute. "Con questa scelta chiara l'Italia è in prima linea insieme ad altri governi del G7 nella sperimentazione e individuazione di soluzioni innovative per gestire la crisi dell'antibiotico resistenza. Questi fondi rientrano tra i cosiddetti incentivi 'push' per incoraggiare gli investitori, attraverso un supporto pubblico sia finanziario che tecnico, a destinare risorse per la ricerca e sviluppo di nuovi antibatterici - ha continuato - Allo stesso tempo, siamo fortemente convinti che si debba agire anche sugli incentivi cosiddetti 'pull' per rendere attrattivo il mercato e incoraggiare in questo modo i privati a investire attraverso meccanismi che consentano un ritorno finanziario dopo l'approvazione e l'ingresso del farmaco nel mercato. A questo proposito, stiamo valutando la possibilità di utilizzare parte del fondo già esistente per i farmaci innovativi oncologici e non-oncologici, senza penalizzare la finalità del fondo e senza ulteriore aggravio di spesa". "Questo fondo offre alcune garanzie tra cui l'accesso immediato per tutte le Regioni e l'esenzione del payback. È un'azione da implementare con il supporto di Aifa e che richiede una modifica normativa a cui stiamo già lavorando nell'ambito della finanziaria 2025", ha concluso.
Per saperne di più:
G7 Salute, il ministro Schillaci ha aperto i lavori: opportunità cruciale
G7 salute, salute del cervello priorità di salute pubblica. Presentato Manifesto
Verso il G7 salute, Schillaci: sanità in cima all’agenda politica
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