Farmaci
20 Luglio 2023 Si sono riuniti, a Palazzo Piacentini a Roma, i tavoli per i settori della farmaceutica e del biomedicale presieduti dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro della Salute, Orazio Schillaci
Si sono riuniti, a Palazzo Piacentini a Roma, i tavoli per i settori della farmaceutica e del biomedicale presieduti dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro della Salute, Orazio Schillaci. Presenti il vice-ministro Valentino Valentini, i sottosegretari Fausta Bergamotto e Marcello Gemmato, i rappresentanti delle aziende farmaceutiche, delle aziende biomedicali, della Conferenza Stato-Regioni, i sindacati e le associazioni di categoria. I due tavoli seguono la precedente riunione dello scorso 29 marzo in cui è stato avviato il confronto sulle principali tematiche del settore e hanno cominciato a definire operativamente i primi interventi a supporto dei due comparti.
Il comparto Salute - ricorda una nota - è una specializzazione che risponde a pieno al modello sociale europeo: se l'Europa rappresenta il 7% della popolazione mondiale e il 25% del Pil, il sistema del welfare è pari a oltre il 50% globale. Il metodo di lavoro individuato si basa su un approccio collegiale tra i ministeri in grado di costruire una politica industriale rispondente alle necessità e alle aspettative delle imprese, rafforzando il dialogo con l'industria e con il mondo della rappresentanza sindacale per identificare soluzioni utili a incrementare innovazione e valore del comparto e a rafforzare il posizionamento della filiera a livello Ue ed extra Ue, rendendo il contesto favorevole alla competitività delle imprese.
Per sostenere il settore è in arrivo un nuovo sportello per i contratti di sviluppo dedicato a 6 specifiche filiere tra cui il chimico-farmaceutico, con una dotazione di oltre 390 milioni, oltre all'ampliamento degli obiettivi del piano 4.0. Nel corso del confronto si è convenuto anche sulla necessità di un attento presidio dei principali dossier europei, mentre in chiave nazionale è necessario puntare al rafforzamento delle procedure di semplificazione e di regolamentazione
Nel corso dell'incontro è stata sottolineata l'importanza di aumentare l'attrattività dell'Italia, sia per avviare nuovi investimenti che per consolidare quelli già presenti. Non solo in Italia, ma nell'intera Europa gli investimenti in ricerca e sviluppo sono infatti cresciuti in misura molto minore sia rispetto agli Usa che rispetto alla Cina, dove si registra una forte accelerazione degli investimenti.
Fondamentale per raggiungere questo obiettivo, si legge nella nota, "una efficace azione di riordino delle agevolazioni e degli incentivi per rendere il loro accesso più snello e coordinato".
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