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30 Aprile 2025

Farmaci Rna e terapia genica, Italia rafforza cooperazione con Giappone

Rafforzare la cooperazione scientifica tra Italia e Giappone per lo sviluppo di nuove terapie geniche e farmaci con tecnologia Rna per la cura di malattie rare, genetiche e complesse. Questo l'obiettivo del roadshow ospitato nel Padiglione Italia di Expo 2025 a Osaka e organizzato da Inarc 


Padiglione Italia RNA

Rafforzare la cooperazione scientifica tra Italia e Giappone per lo sviluppo di nuove terapie geniche e farmaci con tecnologia Rna per la cura di malattie rare, genetiche e complesse. Questo l'obiettivo del roadshow ospitato nel Padiglione Italia di Expo 2025 a Osaka e organizzato da Inarc a cui ha preso parte il Centro nazionale sviluppo terapia genica e farmaci Rna, rete di ricerca finanziata dal programma NextGeneration Eu (Pnrr Missione 4 - Istruzione e Ricerca). Tre giorni di presentazioni e incontri, in cui il centro ha illustrato le più recenti innovazioni nel campo delle terapie geniche, delle tecnologie Rna e dello sviluppo di farmaci per il trattamento di patologie complesse, attirando l'interesse di ricercatori, operatori del settore farmaceutico, startup giapponesi e potenziali investitori internazionali, consolidando così il ruolo della ricerca italiana in un ambito sempre più strategico per la salute globale.

La tappa conclusiva del roadshow si è svolta all'Ambasciata d'Italia a Tokyo dove Rosario Rizzuto, presidente del Centro nazionale ricerca sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia Rna, professore ordinario di Patologia generale, direttore del Dipartimento di Scienze biomediche dell'Università di Padova, ha intessuto un dialogo produttivo con Haruhiko Koseki, vicedirettore del Riken Center for Integrative Medical Sciences, con l'obiettivo di promuovere sinergie e collaborazioni bilaterali con il mondo scientifico giapponese.

"I risultati di questa trasferta internazionale rappresentano un punto di svolta e pongono basi solide per future collaborazioni nel campo della medicina di precisione - dichiara Rizzuto - Per la prima volta l'Italia si è presentata in modo strutturato, competitivo e unito sulla scena internazionale della ricerca biomedica. Un vero e proprio debutto 'in rete', che segna l'ingresso del nostro Paese tra i protagonisti globali di un settore strategico e in rapido sviluppo. Grazie al sostegno del Pnrr, del Mur e alla rete dei partner del centro nazionale, l'Italia ha ora l'opportunità di giocare un ruolo di primo piano nella ricerca su terapia genica e tecnologie Rna. Ad oggi, il centro ha già sostenuto 35 progetti volti a favorire la nascita di startup e l'innovazione scientifica. Ci auguriamo che, grazie a questa importante vetrina internazionale, si aprano nuove opportunità di crescita, confronto e collaborazione". 

Tutti gli spoke coordinati dal centro hanno avuto modo di presentare il loro lavoro e i progressi fatti con i rispettivi progetti di ricerca, grazie alla voce di alcuni dei protagonisti della leadership scientifica italiana, tra cui Alessandra Renieri (Università di Siena), Elisabetta Ferretti (Università La Sapienza di Roma), Gian Gaetano Tartaglia (Istituto italiano di tecnologia), Rosario Rizzuto (presidente Centro nazionale, responsabile dello Spoke 4 presso l'Università di Padova), Francesco Dotta (Università di Siena), Gabriella Viero (Consiglio Nazionale delle Ricerche), Manuela Helmer Citterich (Università di Roma Tor Vergata), Marisa Brini (Università di Padova) e Marco Silvestri (Centro nazionale, Isinnova).

Il Centro nazionale di ricerca 'Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia Rna' - ricorda una nota - è uno dei 5 centri finanziati con oltre 320 milioni di euro dall'Ue (Pnrr Missione 4 - Istruzione e Ricerca) nell'ambito del programma NextGeneration Eu, impegnato nello sviluppo di nuove terapie geniche e nell'identificazione di nuovi bersagli terapeutici da tradurre in prodotti farmacologici innovativi basati sull'Rna. Nato da una proposta progettuale presentata dall'Università di Padova insieme agli altri partner, il centro è oggi coordinato dall'omonima Fondazione che svolge il ruolo di Hub, coinvolge 32 tra atenei e istituti di ricerca e 13 aziende private per un totale di 1.000 scienziati già in forze presso gli enti e più di 500 ricercatori e dottorandi reclutati ad hoc. I progetti di ricerca sono organizzati in 10 Spoke, di cui 5 verticali dedicati alla ricerca e 5 orizzontali che si occupano dello sviluppo tecnologico.
https://www.rna-genetherapy.eu/.

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