RSV
25 Settembre 2024Il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) è un virus contagioso che causa malattie respiratorie acute, che possono progredire a forme severe, con coinvolgimento delle basse vie aeree, determinando complicanze, esacerbazioni di comorbidità preesistenti, ospedalizzazioni e morte
Il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) è un virus altamente trasmissibile che causa epidemie annuali durante l'autunno e l'inverno nei climi temperati. L’infezione da RSV rappresenta la prima causa di bronchiolite e quindi di ospedalizzazione nei bambini sotto l’anno di vita, di infezioni respiratorie acute (ARI), di bronchite asmatica/asma nei bambini, adolescenti e giovani adulti, di riacutizzazione di BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) negli adulti e anziani e di polmonite interstiziale con Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) nell’anziano, soprattutto se in presenza di co-morbidità (patologie polmonari croniche, cardiache croniche, cerebrovascolari, renali croniche e altre condizioni immunocompromettenti). È un virus contagioso che causa malattie respiratorie acute, che possono progredire a forme severe, con coinvolgimento delle basse vie aeree, determinando complicanze, esacerbazioni di comorbidità preesistenti, ospedalizzazioni e morte. Ad oggi, RSV è la terza causa più frequente di malattia del tratto respiratorio negli adulti, insieme al virus influenzare e SARS-CoV-2. Il rischio di sviluppare complicanze severe aumenta negli over 60 anni o nelle persone affette da comorbidità come malattie polmonari, cardiache, diabete e condizioni di immunodeficienza.
Ogni anno, in Italia, si stima che l’RSV provochi circa 290.000 casi di infezione respiratoria acuta negli over 60, almeno 26.000 casi di ospedalizzazione e 1.800 decessi in ospedale. Tuttavia, il reale impatto clinico di questo virus nella popolazione adulta e anziana è sicuramente maggiore rispetto a quello riportato in letteratura, dato che la diagnosi non rientra fra le pratiche di routine. I dati rischiano di essere quindi sottostimati, anche a causa di segni e sintomi simili a quelli dell’influenza che portano a una diagnosi non corretta oppure a non riconoscere tempestivamente un'infezione da RSV. Il virus respiratorio sinciziale, inoltre, rappresenta una delle principali cause di ospedalizzazione per neonati e bambini piccoli sotto i 12 mesi, ai quali può causare infezione acuta delle basse vie respiratorie e lo sviluppo di bronchiolite o polmonite. Un virus che, solo in Italia, causa ogni anno 21mila ricoveri e 3500 decessi, e che mette a dura prova diversi ospedali pediatrici. L’infezione da RSV è relativamente frequente in ogni fascia di età, ma mentre negli adulti sani si risolve spesso con un semplice raffreddore, può rivelarsi particolarmente pericolosa per i bambini, specialmente durante il primo anno di vita: ogni anno questo virus causa globalmente oltre 118mila decessi in età pediatrica.
Il virus respiratorio sinciziale si diffonde da persona a persona attraverso le particelle e le goccioline rilasciate nell’aria da una persona infetta quando respira, parla, tossisce o starnutisce. Il RSV può diffondersi anche attraverso le goccioline respiratorie che si depositano su superfici che altre persone toccano e che a loro volta possono infettarsi toccandosi con le mani contaminate il naso, la bocca o gli occhi. Questa modalità di trasmissione è comune nei neonati e nei bambini piccoli che toccano superfici e giocattoli infetti o li mettono in bocca.
Tutti i bambini sono a rischio di sviluppare una forma grave di infezione delle basse vie aeree da VRS, come bronchiolite e polmonite, tale da richiedere cure mediche, ambulatoriali o ospedaliere.
Il rischio di infezione grave da RSV dipende da più fattori, tra cui in particolare:
• stagionalità, in Italia solitamente nel periodo autunno-primavera (ottobre – aprile);
• età inferiore ad 1 anno, specialmente in età inferiore ai 3 mesi;
Vi sono poi fattori di rischio aggiuntivi per una prognosi più grave, quali nascita pretermine, displasia bronco-polmonare, cardiopatie congenite emodinamicamente significative e altre malattie che implicano deficit immunitari o neuromuscolari.
Il virus provoca anche frequenti reinfezioni in soggetti di età più avanzata. Le infezioni da VRS in età adulta e anziana possono portare a gravi complicazioni respiratorie. Nei pazienti adulti (≥60 anni) con condizioni di rischio e ospedalizzati, l’infezione da VRS si manifesta spesso come grave malattia delle vie respiratorie inferiori, polmonite, con necessità di ventilazione meccanica, ricovero in terapia intensiva e letalità a breve e lungo termine. Attualmente, per la cura delle gravi forme di malattia delle basse vie respiratorie sia nel neonato che nell’adulto non esistono opzioni terapeutiche specifiche e sono limitate a terapie sintomatiche e misure di supporto (idratazione e ossigeno), motivo per cui la prevenzione è l’arma più potente che abbiamo e dobbiamo mettere in campo.
25/09/2024
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